Donna colpita da West Nile in forma neuro-invasiva in Polesine

La paziente ricoverata all’ospedale di Rovigo è in prognosi riservata. L’Ulss: «La febbre non si trasmette da persona a persona»

Una donna del Polesine in prognosi riservata dopo essere stata colpita da West Nile
Una donna del Polesine in prognosi riservata dopo essere stata colpita da West Nile

E’ stato confermato un caso di West Nile nel territorio di una cittadina del Medio Polesine, in provincia di Rovigo. La notizia arriva dall'Ulss 5 Polesana, l'azienda sanitaria del Polesine.

La nota dell’Ulss 

«La paziente è stata ricoverata presso l’Ospedale di Rovigo»,  conferma la nota, «dopo essere stata colpita dal virus nella sua forma più grave, quella neuro-invasiva con encefalite. La signora permane in prognosi riservata. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette».

Sintomi e incubazione

E prosegue: «Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave, ma si presenta solo nell’ uno % delle persone".

I casi più gravi

«Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite che può divenire anche letale. E’ fondamentale attuare, nella nostra vita quotidiana, semplici accorgimenti per proteggersi dalle punture delle zanzare culex: con l’utilizzo di repellenti e indossando pantaloni e camicie a maniche lunghe di colore chiaro quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usando zanzariere alle finestre, svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante; cambiando spesso l’acqua nelle ciotole destinate agli animali domestici».

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