La Marca prepara la festa alpina a Conegliano, attesi 30 mila partecipanti per il raduno del Triveneto
Dal 13 al 15 giugno Conegliano ospita il Raduno Triveneto e i 100 anni della sezione Ana locale. Strutture ricettive già esaurite, allestita anche una Cittadella militare

La Città del Cima, una città degli Alpini. Dieci raduni del Triveneto, ospitati in 100 anni di vita, sono sicuramente un sigillo importante dello spirito alpino che caratterizza Conegliano. E l’orgoglio che lo stesso primo cittadino, Fabio Chies, dimostra parlandone, ne è la dimostrazione.
Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 giugno la sua città ospiterà infatti il raduno del Triveneto e il Centenario della sezione Ana di Conegliano (che comprende 30 gruppi). Attesi in sfilata 30.000 alpini, senza contare gli accompagnatori e i cittadini che parteciperanno (si potrebbe arrivare anche a 50.000 presenze).
Un evento popolare
«È un evento che aspettiamo da 10 anni, sarà una grande festa di popolo, che supera i confini di Conegliano, ma che coinvolge in prima linea tutta l’area coneglianese dei 30 gruppi sezionali - commenta Fabio Chies - sarà la festa anche di tutti coloro che credono nei valori, nella storia e nella tradizione degli Alpini. Quando parliamo di Alpini parliamo della storia del nostro territorio.

Praticamente ogni famiglia ha nelle sue fila un Alpino». Un’adesione che è già diventata massiccia, tanto da aver riempito le strutture ricettive della zona. «L’entusiasmo si può già toccare con mano e lo si vede non solo dal coinvolgimento locale ma anche dal numero delle prenotazioni che arrivano da fuori città e Regione - continua il sindaco - abbiamo hotel pieni per un raggio di oltre 30 chilometri».
Alberghi esauriti
«La gente ci chiama per sapere dove alloggiare - continua il sindaco - e noi, come amministrazione comunale, abbiamo messo a disposizione le palestre, quelle comunali, alle quali si aggiungono anche quelle gestite dalla Provincia, in modo da cercare di ospitare tutti. Sarà un evento unico per Conegliano». Un ritorno di visibilità anche per la seconda città della provincia che si animerà, in particolare, per i tre giorni del raduno.

«Sarà anche una festa perle famiglie e mi auguro che coloro che arriveranno (e che non sono direttamente legati all’ambito alpino) per godersi il clima di festa si comportino bene - aggiunge Chies - vogliamo una città, bella, in ordine e quindi invitiamo tutti coloro che vogliono festeggiare a comportarsi in modo adeguato, in pieno stile alpino».
Il sindaco Fabio Chies ricorda come «gli Alpini siano una presenza “calda e piena di passione” e che si manifesta in tutte le occasioni più significative: quelle della festa e della gioia, quelle della difficoltà e del dolore nelle quali l’aiuto offerto si fa conforto non solo materiale ma anche e soprattuto morale».

Tante le opere che parlano delle Penne Nere in città: dalla Chiesetta della Madonna della neve (restaurata e gestita dall’Ana) al museo degli Alpini (nell’ex Caserma Marras), dal centro studi Ugo Cerletti alla passerella degli Alpini che unisce il ponte di San Martino con quello della Madonna, ai quali si aggiungono le innumerevoli opere realizzate dai 30 gruppi sparse sul territorio anche nazionale ed estero.
Una città vestita a festa
Ora il raduno. Nei tre giorni del raduno tutta Conegliano si vestirà a festa per accogliere alpini da tutto il Triveneto (ma con presenze anche da altre regioni d’Italia e dall’estero a simboleggiare l’importanza di questo appuntamento).
Nella giornata di domenica, nel quartiere di via Lourdes (con il coinvolgimento delle vie laterali) è previsto l’ammassamento, con poi l’avvio dello sfilamento in via Cavallotti, via Mazzini, corso Vittorio Emanuele, con passaggio di fronte alla Scalinata degli Alpini con il nuovo monumento), via Garibaldi e via Polo e infine lo scioglimento in via Colombo.
Piazza Calvi e l’area di San Martino saranno dedicate al food, mentre in viale Carducci, di fronte a Corte delle Rose, il terzo artiglieria da montagna gruppo Conegliano allestirà la Cittadella militare, come accade in occasione delle adunate nazionali.
«Il 13, 14 e 15 giugno l’emozione tra le vie della città sarà tanta - conclude Chies - una serie di appuntamenti renderanno magica Conegliano in queste giornate e faranno da cornice al clima di festa. Quell’abbraccio che tanto rappresenta gli Alpini e che sono sempre pronti a dare, in questo fine settimana speciale noi coneglianesi vogliamo regalarlo a loro».
L’intervista al presidente
«Abbiamo chiamato a raccolta davvero tanti Alpini e hanno risposto con entusiasmo, in tutti i gruppi, gli alpini, i soci e gli amici ci stanno dando una grande mano». Queste le parole del presidente Francesco Botteon, da un anno alla guida della sezione Ana di Conegliano, dopo aver preso le redini dal suo predecessore, Gino Dorigo, oggi presidente del Comitato organizzatore del Raduno Triveneto e del Centenario. Botteon guida 5.200 soci dei 30 gruppi in 17 Comuni.
Presidente, avete coinvolto davvero tutti per questo appuntamento storico, non solo i gruppi di Conegliano. Un lavoro complesso?
«Tutti vogliono essere partecipi, ognuno in maniera diversa ma vogliono essere parte di questa manifestazione, non solo nei giorni clou, ma contribuendo, in varie forme, per prepararla. C’è stato e c’è molto impegno, in tanti si stanno dedicando, con l’obiettivo che questo raduno e questo centenario restino nella storia, vorremmo resti il ricordo anche per chi verrà dopo di noi».
Avete infatti scelto di donare, con il contributo di partner importanti e la collaborazione del Comune, anche un monumento nuovo per la Gradinata degli Alpini. Sono stati issati nuovi pennoni, contornati da quattro blocchi di marmo giallo d’Istria ai piedi della scalinata a simboleggiare le montagne...
«Sì, abbiamo voluto lasciare un segno, un qualcosa che resterà. L’idea era di rifare i pennoni ma anche di realizzare un’opera monumentale. Dopo aver messo il progetto su carta, abbiamo dovuto cercare finanziatori, abbiamo trovato la Banca Prealpi SanBiagio, che si è subito messa a disposizione, la considero come un Alpino, ha ragionato con il cuore dell’Alpino. A questo istituto e a tutti gli altri sostenitori, ai volontari, agli enti e a tutti coloro che stanno lavorando perché l’evento possa riuscire nel migliore dei modi va il nostro grazie».
Aveva già iniziato ad abbellire la città e non solo con le bandiere. Quante sono in totale?
«Abbiamo posizionato quasi 3.000 bandiere e abbiamo avvolto gli alberi con il tricolore, partendo da Ponte della Priula e arrivando, lungo la Pontebbana, oltre Orsago».
I volontari coinvolti sono dunque tantissimi. Quanto sarà importante l’impegno in termini di Protezione civile?
«Indubbiamente, coinvolgendo tutto il centro città allargato avremo in azione circa 150 volontari di Protezione civile. Saranno impegnati a presidiare i transennamenti, a controllare i varchi e gestire i flussi di partecipanti, che arriveranno a migliaia».
Ormai manca davvero poco, cosa si aspetta da questo raduno?
«Mi ha aspetto una grande partecipazione, anche perchè non vedremo un altro centenario, noi. Sarà un momento importante. Alla recente radunata nazionale di Biella in tanti hanno detto che verranno a Conegliano. Siamo pronti ad accogliere alpini, soci, simpatizzanti, familiari e cittadini per questo evento in una città che ha dato i natali al 6° e 7° Reggimento Alpini e al Gruppo Conegliano del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna. Conegliano è una città alpina. L'emozione sarà tanta».
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