Cesio, sequestrate 23 tonnellate di pellet

Santa Lucia, la merce proveniva dalla Lituania. L’importatore ha allertato la polizia. Il titolare Fiorin «Ci rifaremo su chi ce l’ha venduto»
SANTA LUCIA
. Sequestro cautelativo di 237 quintali di pellet della Natural Kraft (il materiale lituano salito all’onore delle cronache per la presenza di Cesio), arrivati a fine aprile. E’ stato il titolare dell’azienda importatrice, Piero Fiorin, a denunciare il fatto alle autorità. Di quella partita non è stata venduta nessuna confezione e sono tutte sigillate. «Lunedì ho saputo della notizia vedendo i telegiornali - spiega Piero Fiorin, titolare dell’omonima azienda di pellet - così ho presentato subito una denuncia perché ne avevamo anche noi in magazzino. Ci siamo messi a disposizione delle autorità».


Il commerciante si è rivolto in prima persona alla questura e ai vigili del fuoco, che hanno effettuato accertamenti e un sopralluogo, mettendo sotto sequestro preventivo la merce. Si tratta del pellet lituano sequestrato in diverse parti d’Italia per i valori anomali del Cesio 137, emanati quando viene bruciato. Il 22 aprile anche a Santa Lucia è arrivato dalla Lituania un carico del combustibile per stufe «Natural Kraft» attraverso la mediazione di un grossista del Varesotto. Il pellet potrebbe essere stato ricavato da legno contaminato.


«E’ tutta sigillata e non l’abbiamo mai venduta - precisa il commerciante - è comunque potenzialmente dannosa solo se bruciata». Circa 23 tonnellate per un valore di quasi 5 mila euro, per l’azienda Fiorin si prospetta un danno economico. L’imprenditore preannuncia che farà causa alla ditta lituana se verranno confermati i sospetti: «Era il primo carico che avevamo acquistato, ci era stata proposta da un rappresentante, aveva i marchi e tutti i certificati - ricorda Piero Fiorin - Adesso attenderemo gli sviluppi dell’indagine, siamo parte lesa ed eventualmente ci rifaremo sulla ditta produttrice e su chi ce l’ha venduto».

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