La piccola Lavenda morta in culla: si indaga per omicidio colposo
Trovata esanime dalla mamma nella casa di Montebelluna, si è spenta pochi giorni dopo in ospedale. Ora la Procura vuole fare chiarezza. Pochi giorni prima era stata visitata dal pediatra che le ha prescritto un aerosol
La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per il caso della morte della piccola Lavenda, la bimba di origine senegalese di un anno e sette mesi deceduta il venerdì sera della scorsa settimana all’ospedale di Padova e che abitava in via Trevignano a San Gaetano di Montebelluna.
L’indagine per fare chiarezza
Non sono iscritti nomi di indagati nel fascicolo aperto dalla Procura per omicidio colposo e la prosecuzione dell’indagine giudiziaria dipenderà dagli esiti che arriveranno dall’autopsia sul corpicino della piccola che era stata programmata per ieri all’ospedale di Padova dove si era avvenuto il decesso.
Quindi sarà il responso che darà l’anatomopatologo incaricato dell’esame autoptico sulle cause che hanno portato alla morte la piccola a indirizzare i successivi passi dell’autorità giudiziaria di Treviso.
La malattia e la visita
La piccola Lavenda era nata prematura, ma nulla faceva pensare a un esito così tragico. Nei giorni precedenti il dramma la piccola era stata poco bene e i genitori, David e Mercy, l’avevano portata a visitare dal pediatra la cui diagnosi, come spiegava papà David, era stata che si trattava di un raffreddore.
Il medico aveva così prescritto dell’aerosol come cura. Poi la sera di domenica 29 gennaio la piccola Lavenda era stata messa nella culla, sembra che avesse un po’ di difficoltà a respirare come aveva poi detto il papà David Imoukuede, poi al mattino alle 7 del 30 dicembre, quando mamma Mercy era andata a vederla, la donna si era subito accorta che la bambina non respirava più e aveva immediatamente allertato i soccorsi. E lì aveva avuto inizio la tragedia che si era protratta fino al venerdì successivo.
Il dramma improvviso
Quel lunedì mattina in via Trevignano 73 erano arrivate ambulanza e automedica, i sanitari si erano subito attivati per rianimare la piccola e avevano chiesto l’intervento dell’elisoccorso, la bambina era stata portata in elicottero all’ospedale di Padova, dove era stata ricoverata in cardiochirurgia pediatrica in condizioni disperate.
Man mano che passavano i giorni le speranze di salvarla si affievolivano sempre di più finché il venerdì, alle 19, i medici avevano certificato il decesso, in conseguenza del quale la Procura ha aperto un fascicolo di indagine, la cui ipotesi è diventata quella di omicidio colposo, e ha disposto l’autopsia sul corpicino della bambina per accertare con esattezza le cause della morte. Eseguita l’autopsia, ora potrà essere concesso il nulla osta per la sepoltura ed essere fissati i funerali della piccola.
L’ultimo saluto
I funerali si svolgeranno a Montebelluna. Papà David, che è arrivato in Italia dal Senegal otto anni fa e da quattro anni risiede a Montebelluna, dove fa l’operaio in una fabbrica della zona, ha infatti espresso la volontà che la sua piccola abbia l’ultimo saluto nella città dove è nata e dove vive la famiglia costituita da papà David, mamma Mercy e due fratellini più grandi, e che nel capoluogo montelliano riposi per sempre.
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