BADOERE I fornitori non pagano: fa lo sciopero della fame
"Il servizio è cessato un paio di mesi fa - spiega Portalupi - ma avanzo ancora 17 mila euro: mi servono per pagare i dipendenti"

BADOERE.
Ha deciso di iniziare lo sciopero della fame, fino a quando non entrerà in possesso di quanto gli spetta. Matteo Portalupi, titolare della Gobbo Servizi, 36 anni, di Badoere, da ieri mattina ha piantato le tende all’interno della sede dell’azienda di trasporti Brusutti a Tessera, per la quale ha lavorato fino a febbraio.
Un’azienda famigliare la sua, con quattro dipendenti e una decina di autobus, con cui effettua trasporto pubblico. «Per Brusutti - spiega - ho lavorato fino a febbraio, mi era stato affidato un appalto che consisteva nel trasporto 24 ore dei dipendenti di Trenitalia. Il servizio è cessato un paio di mesi fa, ma avanzo ancora 17 mila euro: sono soldi per me fondamentali per pagare i dipendenti». C’è poi un’altra questione. Gobbo attende ben 115 mila euro dalla Provincia di Treviso, per la quale effettua servizio pubblico, collegando con corse giornaliere Castelfranco a Zero Branco.
«La Provincia a sua volta - spiega - deve incassare i soldi dalla Regione. Ogni anno il finanziamento tarda ad arrivare e le aziende di trasporti come la mia, ma la stessa cosa vale per tutte le altre, si trovano in queste condizioni. I 17 mila euro di Brusutti sono fondamentali - precisa - perché senza non posso saldare il debito con i lavoratori, ed a quel punto la Provincia mi dirà che non ho pagato i contributi ai lavoratori e mi farà chiudere».
(m.a.)
Argomenti:lavoro
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video