Andrea Sales: "Ragazzi bombardati, noi proviamo a guidarli"

Lo psicologo fondatore di Paradoxa: "Inutile nascondersi, fra tivù e internet ci sono ragazzini che sanno anche troppo. Io stesso ho imparato termini che non conoscevo da tredicenni"
Andrea Sales
Andrea Sales
«E’ vero, sono emersi termini poco ortodossi, ma tutto è stato subito contestualizzato. E i genitori sapevano quali fossero i nostri metodi». Andrea Sales, lo psicologo fondatore di Paradoxa, ex promessa del basket, non si nasconde.


«Avevamo spiegato a mamme e papà, a settembre, come avremmo proceduto: molti genitori c’erano, altri no. Ricordo che i corsi sono finanziati dal ministero e richiesti dagli insegnanti».


Qual è il metodo?
«Nella prima lezione del modulo (sono 3 ndr) proposto alla classe cerchiamo di capire chi abbiamo di fronte, e quali conoscenze sulla sessualità abbiano i ragazzi».


I genitori riferiscono di termini volgari, troppo forti per alcuni ragazzi, e anche di perversioni...
«Se emergono parole poco ortodosse, le contestualizziamo immediatamente, spieghiamo subito che quelle parole sono di un certo contesto, volgare, ma che ne esistono altre più scientifiche per esempio per gli organi genitali. Noi smontiamo il significato svalutante delle parole. E notiamo che nelle lezioni successive i ragazzi imparano già a usare termini diversi rispetto a quelli più trasgressivi e volgari».


Mamme e papà parlano di ragazzini sotto choc. E’ vero che si è parlato di sesso con gli animali?
«Sono i ragazzi stessi a citare certi argomenti, mai abbiamo proposto certi contenuti. In quei casi, spieghiamo loro che sono pratiche anomale e che altra cosa sono i rapporti d’amore improntati sul sentimento».


Cosa direbbe adesso ai genitori?
«Inutile nascondersi, fra tivù e internet ci sono ragazzini che sanno anche troppo. Io stesso ho imparato termini che non conoscevo da tredicenni... Oggi rispetto ai coetanei di 20 anni fa sono bombardati da riferimenti al sesso. Che conclusioni dovrebbero trarre vedendo una soubrette un anno fa indagata per Vallettopoli e oggi in biancheria intima sui maxicartelloni pubblicitari della città? Noi vogliamo aiutare i ragazzi a interpretare anche questi fenomeni».


Pronto a confrontarsi con i genitori inferociti?
«Certo. Siamo consapevoli di aver fatto il nostro dovere, con coscienza e responsabilità».
(l.c.)

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