Altri 35mila euro buttati per la «Scuola di pesca»

TREVISO. Il Sant’Artemio non si smentisce nemmeno in zona Cesarini: mentre la purga di Monti sta per entrare in circolo, la giunta del presidente Muraro sforna un’altra delle sue esotiche delibere, con il solito spreco di denaro pubblico: 35 mila euro, stavolta, per foraggiare l’iniziativa «A scuola di pesca». Una spesa a carico del bilancio provinciale pescando (appunto) da fondi regionali. Ma anche se fossero soldi dell’Unione europea, sarebbero comunque sempre... presi all’amo, anche se con giri più larghi, dalle tasche dei contribuenti.
La recentissima delibera della morente giunta provinciale fissa il finanziamento al progetto «A scuola di pesca» in 35.000, «nella misura massima stabilita lo scorso anno», recita la delibera. In pratica, si tratta di insegnare ai bambini a pescare, con annesse lezioni sulla fauna ittica e perfino sulla sua protezione. Insomma, si tratta di uno degli ultimi atti della giunta Muraro della serie «sagre, animali, varie ed eventuali», che solo nel 2011 hanno sfornato - come ha denunciato il Pd in un dossier - una media di 2.600 euro di contributi pubblici per ogni singola iniziativa, per una spesa complessiva di 66.700 euro tra banchetti e palii solo del calendario di Marca Storica; più altri 37.052 euro assegnati a sfilate di carnevale, Pro Loco e raduni; e poi c’è «Rete Eventi», spesa complessiva sempre nel 2011 pari a 200 mila euro, tra l’Antica Fiera di San Gregorio, la festa di San Marco di Crespano, la Pro loco di Cimadolmo, quella di Fregona, di San Zenone, la Mostra Mercato di San Marco, quella di Vedelago, quella di Quinto per la Festa sul Sile e la mostra dell’artigianato. E altri soldi sono andati a «Borgo Cavour in fiore», «Volo libero» per una mostra mercato della pasticceria, al gruppo San Marco per una mostra sui presepi. E ancora: la Provincia ha dato 14.400 euro alle associazioni dei pescatori, mentre per una mostra di trofei venatori ha stanziato 86.180 euro, vitali per il concorso «Speciale Quaglia», con prove di tiro con la carabina e dimostrazioni di volo di rapaci; altri 21.600 euro hanno sostenuto il progetto «Tre Anguille», necessario per monitorare le anguille e la loro migrazione, e ben 60 mila euro sono serviti a portare gli studenti sul Cansiglio a sentire il bramito dei cervi.
Altra curiosità dell’ultima ora, che forse conferma indirettamente l’eccesso di produzione di delibere: la designazione (dello scorso 18 ottobre) dei rappresentanti della Provincia nel cda e nel collegio dei revisori dell’Ente della Liberazione. Il decreto di nomina si conclude infatti con la seguente nota: «Il tutto verrà comunicato, oltre che ai candidati, anche all’associazione musicale Manzato». Un errore di battitura oppure, dicono i maligni, al Sant’Artemio sono talmente abituati a fare nomine che usano il copia-incolla?
Alessandro Zago
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