Dagli insulti sessisti alla rivincita, Alice Fornasier arbitra la finale dei Giardini Margherita

Dopo gli insulti sessisti subiti a Motta di Livenza, l’arbitra vicentina Alice Fornasier torna in campo e si prende la sua rivincita arbitrando la finale femminile del celebre torneo estivo dei Giardini Margherita a Bologna

Rosario Padovano
Alice Fornasier arbitra la finale dei Giardini Margherita
Alice Fornasier arbitra la finale dei Giardini Margherita

Dopo l’offesa arriva la rivincita sul parquet. Una settimana fa Alice Fornasier ha arbitrato la finale femminile del torneo estivo più famoso in Italia, quello dei Giardini Margherita a Bologna.

Lo scorso 8 marzo, durante la gara della vecchia Serie D tra Motta di Livenza e Feltre, l’arbitra vicentina era stata offesa nel mezzo della partita. Nel giorno della Festa delle Donne, il match valido per la Divisione regionale 1 del campionato di basket, era stato interrotto per una ventina di minuti proprio dalla stessa Fornasier, scoppiata in lacrime in mezzo al campo dopo gli insulti sessisti ricevuti all'inizio dell'ultimo quarto di gioco.

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Dopo l'insulto all'arbitra la partita è stata sospesa per 20 minuti

Il Basket Motta si è sempre difeso, sostenendo che il fatto non fosse mai accaduto. Tuttavia, i filmati e le testimonianze hanno accertato il contrario.

Dopo il grave episodio, il giudice sportivo regionale aveva risposto con una squalifica del campo di gioco per una giornata e multa di trenta euro alla Pallacanestro Motta di Livenza.

«La notizia è diventata di dominio pubblico e tanti giornali e media hanno parlato dell'accaduto. Come sempre accade in questi casi, i "protagonisti" di questi episodi sono stati dei genitori, o comunque delle persone adulte nel fisico ma non nella testa», commentano gli organizzatori del torneo dei Giardini Margherita nella loro pagina officiale di Instagram, «giovedì scorso ad arbitrare la finale dei Gardens femminili a fianco di Lorefice, abbiamo voluto che ci fosse anche Alice. Lei è purtroppo una delle tante, e uno dei tanti, colpite dall'ignoranza e soprattutto inciviltà, sempre più dilagante, che infestano anche i campi da basket. Ha accettato con emozione il nostro invito, si è fatta 240 km tra andata e ritorno, è venuta a svolgere come sempre con professionalità e competenza il suo compito, e ha trascorso una bella serata di basket.

Siamo felici di averla avuta tra noi fiera e sorridente. Siamo felici di averle fatto assaporare l'aria dei Gardens». —

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