Turista accoltellata da uno sconosciuto a Sottomarina mentre è a passeggio con il cane: è grave
L’episodio nella tarda serata di lunedì 1° settembre in viale Pisani: la trentenne è stata colpita alla testa, al volto e al collo da un uomo con il casco spuntato all’improvviso. E’ caccia all’aggressore da parte dei carabinieri, la condanna del sindaco Armelao: «Chioggia non è questa»

Accoltellata mentre porta a passeggio il cane in centro a Sottomarina. Dodici fendenti diretti al volto, al collo, alla testa, alla schiena, alle braccia e alle mani inferti con un grosso coltello da cucina hanno quasi ucciso Monika Grimm, una turista 34enne originaria della Polonia e residente in Germania, appena arrivata nella città balneare, mentre portava a passeggio il suo Lucky, un cagnolino di appena undici mesi.
Un episodio di violenza inaudito quanto inspiegabile, quello che ha sconvolto la città lunedì sera alle 23, in via Vittor Pisani, sotto gli occhi di numerosi testimoni. Il sospettato, un 25enne con disturbi di carattere psichico, sarebbe stato fermato in tarda serata, sotto agli occhi di molti abitanti, in zona Madonna Marina e portato in caserma. Bocche cucite da parte dei carabinieri.
Ma andiamo con ordine.
La donna era arrivata il giorno prima in città con il compagno Michael Ulfig e il figlioletto di lui, di 13 anni. Una giornata intera in auto, per poi riposarsi una settimana in un appartamento preso in affitto a due passi dal lungomare. L’uomo e il giovane erano andati a letto a dormire, la donna aveva preso il suo cane di razza Bichon, ed era andata a fare una passeggiata con lui.
Il meticcio al guinzaglio, è scesa. Il bar sotto alla locazione turistica era già chiuso, ha svoltato a sinistra e ha imboccato via Vittor Pisani, quando dall’altra parte, davanti al supermercato, ha scorto appena un uomo con il casco scuro in testa, la felpa arancione con il cappuccio, che la fissava insistentemente. Il tempo di accorgersene che l’aggressore, con un balzo, le si era già parato davanti, iniziando a menare fendenti prima da dietro poi da davanti, con una furia cieca. Le coltellate l’hanno raggiunta al capo, al collo, schiena, lei ha iniziato a urlare in modo disperato, e a difendersi con le braccia e le mani.
Le urla hanno attirato le persone, uscite dalle finestre, qualcuno si è messo a correre nella direzione della donna. L’accoltellatore è fuggito, c’è chi dice a piedi, un testimone è certo che abbia inforcato uno scooter o una moto parcheggiata dietro al market. Il cagnolino è fuggito per lo spavento, la donna è stata soccorsa da alcuni passanti, che l’hanno scortata per pochi metri, fin dentro la proprietà privata di un abitante, Stefano Bellemo, il quale assieme alla cognata, al fratello e ad altre persone, l’ha assistita fino a che non sono arrivati carabinieri e 118.
Questione di pochissimi minuti. La 34enne parlava, ha spiegato che il suo Lucky era fuggito, che stava in una pensione a due passi ed era stata aggredita da uno sconosciuto. I sanitari l’hanno subito stabilizzata, perché nel frattempo stava perdendo i sensi, l’hanno caricata in ambulanza e portata in ospedale, dove si trova ricoverata nel reparto di Terapia intensiva, sotto shock.
Ha ferite importanti, ma non è in pericolo di vita. In ospedale l’hanno raggiunta il compagno e il figlio, anche loro sconvolti. «È terribile» ha detto il 33enne, raccontando quello che era accaduto. Poche parole, le sue, in inglese. Anche il titolare della locazione turistica sta cercando di aiutare la famiglia: si è recato al pronto soccorso, poi si è messo anche lui a cercare il cane assieme a mezza Sottomarina, dopo essersi assicurato che la donna non fosse in pericolo di vita.
I carabinieri hanno setacciato la città, seguendo ogni traccia e ogni pista per arrivare all’aggressore. Hanno visionato ore di filmati della videosorveglianza privata e pubblica, e gli occhi elettronici dei negozi, l’In’s di fronte al luogo dell’accoltellamento, il Tigotà poco distante, la banca Bper, dove i militari si sono fermati a lungo. Le telecamere del palazzo dove risiede la famiglia. La zona è coperta, occhi puntati in strada, sui marciapiedi, nei sottoportici, ce ne sono molti.
Bisogna capire se sono riusciti a immortalare con certezza e senza margine di errore, l’uomo con il casco, che privo di un apparente movente, ha accoltellato la 34enne, senza riuscire a ucciderla.
Tra le ipotesi che sono state battute, anche il gesto di un folle, una persona squilibrata che ha usato violenza senza un preciso movente, tanto che in serata i militari hanno fermato un giovane non lontano dal luogo dell'aggressione, circa un chilometro in linea d’aria, che soffrirebbe di disturbi psichici, conosciuto ai servizi sociali e sanitari.
Le indagini sono tuttora in corso. L’uomo è stato portato in caserma per essere interrogato dai carabinieri e fornire la sua versione dei fatti, al momento di andare in stampa non erano ancora stati formalizzati provvedimenti restrittivi nei suoi confronti.
La condanna del sindaco
«La nostra città è stata scossa da un episodio di violenza inaudita e ingiustificata. A nome mio personale e dell’intera amministrazione comunale, esprimo la più sincera vicinanza e solidarietà alla giovane vittima e alla sua famiglia in questo momento di grande dolore e paura», il messaggio del sindaco Mauro Armelao che ringrazia anche il personale sanitario dell’ospedale di Chioggia che si sta prendendo cura della donna.
«Chioggia non è questa: la nostra è una città ospitale e accogliente, che non accetta né tollera simili episodi di brutale violenza, capaci non solo di mettere a rischio la vita umana, ma anche di ferire l’immagine di una comunità intera», conclude il primo cittadino, «Ringrazio i carabinieri per il tempestivo intervento e auspico che le forze dell’ordine riescano al più presto ad assicurare alla giustizia il responsabile di questo gesto vile. Chioggia ripudia la violenza. Chioggia è comunità, è solidarietà, è umanità. Insieme, dobbiamo dimostrarlo ancora una volta».
Le ricerche del cagnolino
Durante l’aggressione, la ragazza ha perso anche il suo cagnolino di nome Luky.

«Mi appello al cuore e alla collaborazione di tutti i cittadini: chiunque avesse notizie o avvistamenti è pregato di segnalarlo immediatamente, così da restituire almeno un po’ di sollievo a questa famiglia così duramente colpita», la richiesta del sindaco.
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