“Sir Oliver Skardy - Biografia legalizzata dal poeta venessian, dai Pitura Freska a oggi” in edicola con i nostri giornali
A trentacinque anni dalla registrazione di “Pin Floi”, Sir Oliver Skardy si racconta a Marilena Ferrara in un libro di ricordi, fotografie, documenti per ripercorrere la carriera, rigorosamente in venessian, al ritmo delle sette note

Partiamo da un presupposto: in Italia, se sei un musicista e canti solo in dialetto, puoi arrivare al successo nazionale se la tua regione d’origine è la Campania o il Lazio. Punto. Il resto sono eccezioni, singoli brani volti a promuovere le radici all’interno di un repertorio ben diverso: De André ci ha provato con il genovese, Carmen Consoli o Modugno con il siciliano, Guccini con il bolognese, per fare alcuni esempi famosi.
E il dialetto veneto? È forse il più reietto di tutti, anche quando relegato a mero accento: all’interno dei confini regionali la musica dialettale fiorisce, ma lì rimane. Nella storia della musica leggera italiana abbiamo però avuto ben due gloriose eccezioni, rappresentate da altrettanti nomi ben precisi: il primo è Lino Toffolo, il secondo è Sir Oliver Skardy.

Era il 1991, Bob Marley era morto da una decina di anni e il reggae si cantava solo in inglese, ma non a Venezia: qui già da un po’ il ritmo in levare si abbinava bene con le onde piatte della Laguna e con lo stile di vita di chi usa l’acqua al posto dell’asfalto, così qualcuno aveva pensato di tradurre il genere in una lingua più local.
Qualcuno che, proprio come il dialetto veneto, era un po’ un reietto: capelli lunghi, collanine, opinioni ostinate e contrarie, abbigliamento rattoppato multicolore e abitudini non esattamente salutari, insomma il ritratto di un amico che, nel 1991, non avresti potuto presentare ai tuoi genitori. Il suo nome è Gaetano Scardicchio e cantava in una band.
Nel 1991, contro qualsiasi previsione, quella band aveva venduto duecentomila copie del suo primo disco e nelle radio dell’intero Paese, ancora del tutto impreparato proprio come la maggior parte dei genitori, suonava il ritornello di un brano dal titolo Pin Floi. Sei anni dopo e sempre contro qualsiasi previsione, quella stessa band cantava una canzone dal suo quarto album sul palco del festival di Sanremo.
Dalla prima registrazione di Pin Floi, non su quel primo album ma su una musicassetta passata di mano in mano, sono passati trentacinque anni e Sir Oliver Skardy ha deciso di celebrare la ricorrenza in tre modi: una riedizione del brano, un lunghissimo tour e un libro, ma non un libro qualsiasi – la sua biografia.
"Sir Oliver Skardy - La biografia legalizzata dal poeta venessian, dai Pitura Freska a oggi” è appena stato pubblicato dalla casa editrice trevigiana Editoriale Programma, da sempre attenta alla promozione di tutto ciò che riguarda il territorio (soprattutto veneto, per appartenenza), ed esce in allegato al nostro quotidiano a partire da oggi.
Normalmente abbastanza ostico rispetto a interviste e rivelazioni personali, Skardy ha preferito raccontare la sua vita a una fan che ne riordinasse i tasselli e gli eventi, attingendo a una quantità spropositata di materiale messo a disposizione per la ricerca tra locandine, volantini, documenti, dischi, fotografie e molto, molto altro.
La narrazione parte dal 1959, anno di nascita del cantautore veneziano, e arriva ai giorni nostri attraversando tutta la sua carriera musicale prima con i Pitura Freska, poi da solista, in compagnia dei Fahrenheit 451 e infine con I Fatti Quotidiani. Scoprirete come sia nato ogni album (e sono tantissimi!), il work in progress dietro alla produzione dei brani più ascoltati, tutte le collaborazioni e i featuring; leggerete una miriade di aneddoti mai svelati prima che potrebbero causarvi la ridarella o farvi inaspettatamente commuovere, e potreste trovare le risposte ad alcune domande che riguardano vicissitudini complesse accadute nel corso degli anni.
Al testo è affiancata una piccola parte del materiale visivo, presentato graficamente come una fanzine da ciclostile 2.0 in cui le illustrazioni storiche dei Pitura Freska, opera principalmente del disegnatore e vignettista Sandro Maso aka Ciaci el Kinder, si abbinano a quelle digitali dell’autrice per accompagnare fotografie, flyer e grafiche promozionali.
È un libro che non potete perdere, soprattutto se fate parte di una certa fanbase mai estinta dal 1989, ma anche se venite dal Nordest, ma anche se di recente, durante il Conclave per l’elezione del nuovo papa, a un certo punto nelle vostre orecchie si sono arrotolate le “r” e vi siete ritrovati a cantare una domanda: sarà vero?
Scheda tecnica
Autrice: Marilena Ferrara per Editoriale Programma
Numero pagine: 224
Formato: 11x20 cm
Prezzo (in abbinata): 10,90 euro
In edicola dal: 14 giugno 2025
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