Giochi di magia e pellet venduti in nero: sergente dell’Aeronautica denunciato

Guadagno di 570 mila euro. Il sottufficiale, 46 anni, dovrà rispondere di truffa aggravata e continuata

Edoardo Anese

Ha messo in piedi e avviato senza alcuna autorizzazione una florida attività imprenditoriale che, in dieci anni, gli ha permesso di guadagnare 570 mila euro.

Denunciato alla Procura militare della repubblica di Verona e alla Corte dei Conti un sergente maggiore, di 46 anni, in servizio nell’Aeronautica italiana alla Base di Aviano.

Le indagini, condotte dalla guardia di finanza di Pordenone sotto la direzione della Procura militare di Verona e in piena sinergia con la linea di comando del militare, hanno fatto emergere la disinvoltura del sergente maggiore che, senza alcuna autorizzazione, aveva avviato – violando peraltro la disciplina sul cumulo degli incarichi – una vera e propria attività commerciale sconosciuta al fisco e volta alla compravendita di giochi di magia, pellet e, in un caso, anche di un’autovettura.

L’indagine a carico del 46enne, prima di volgere al termine, ha visto le fiamme gialle pordenonesi impegnate in controlli e accertamenti per oltre un anno.

Le attività svolte sul territorio e la meticolosa analisi dei conti correnti, bancari e postali del militare hanno permesso ai finanzieri di ricostruire un vorticoso giro d’affari che, in dieci anni, ha permesso al sottufficiale di ricavare, oltre allo stipendio versatogli dall’Aeronautica militare, circa 570 mila euro.

Il sergente maggiore è stato denunciato alla Procura militare della repubblica di Verona e dovrà rispondere di truffa aggravata e continuata nei confronti della sua forza armata.

Quanto emerso dall’indagine è stato segnalato anche alla Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia e, tramite il Nucleo speciale anticorruzione della guardia di finanza, all’Ispettorato per la Funzione pubblica, deputato ad attivare l’Amministrazione difesa per il recupero dei compensi guadagnati dalle prestazioni svolte senza autorizzazione.

L’attività di indagine della guardia di finanza ha avuto, in questo caso, il duplice obiettivo di tutelare l’imprenditoria onesta da forme di concorrenza sleale e coadiuvare le amministrazioni dello Stato nel contrastare i comportamenti infedeli da parte dei propri dipendenti.

Osservando l’attività svolta dalle fiamme gialle di Pordenone negli ultimi anni, quella nei confronti del sergente maggiore dell’Aeronautica militare non è la prima indagine che vede come protagonista uno o più soggetti titolari di funzioni pubbliche.

In situazioni del genere, quando i diretti interessati sono rappresentanti di altre forze armate, le indagini vengono solitamente svolte in completa sinergia con le linee gerarchiche di comando dei diretti interessati, in massima trasparenza e collaborazione, a partire dalla fase di raccolta dati. 

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