Prof licenziato dopo 540 giorni di assenza dal lavoro

Il docente, 60 anni, tra malattie, aspettative e assenze non giustificate, ha superato il limite dei 540 giorni. Tre anni fa aveva ottenuto il ruolo a tempo indeterminato in una scuola di Treviso

Mattia Toffoletto
Una cattedra vuota: a Treviso un prof è stato licenziato dopo 540 di assenza
Una cattedra vuota: a Treviso un prof è stato licenziato dopo 540 di assenza

Ha superato il limite fatidico di assenze dei 540 giorni, fra malattie, aspettative e assenze ingiustificate.

Dopo il quale scatta il licenziamento automatico a meno che non ci siano i presupposti o si faccia richiesta per ulteriori 18 mesi di lontananza dalle lezioni (senza stipendio).

Così sono scattate le procedure per il licenziamento di un professore 60enne, originario di Bari e in forza a un istituto scolastico della Marca.

Il docente, che tre anni fa aveva ottenuto il ruolo nella Marca (contratto a tempo indeterminato), si era reso disponibile nei soli giorni di vacanza quando la scuola era chiusa, senza mai tenere una lezione. La commissione medica - a Bari - avrebbe certificato, per dì più, che il docente fosse idoneo al lavoro: di qui la decisione dell’istituto di avviare le procedure per il licenziamento.

«Dopo 18 mesi di assenze scatta la procedura di licenziamento a meno che non ci siano i presupposti per un ulteriore prolungamento dell’assenza, possibilità concessa per altri 18 mesi ma non pagati», spiega la normativa Marco Moretti, segretario Cgil Scuola Treviso

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