Speranze finite, trovato il corpo del bambino disperso in mare a Cavallino Treporti

Il ritrovamento del corpo di Carlo Panizzo, il piccolo di 6 anni residente a Roncade nel Trevigiano, è avvenuto attorno alle 2.50 di martedì 12 agosto a circa due metri di profondità. Era scomparso nel pomeriggio di lunedì mentre era con la mamma, un altarino sugli scogli in memoria

Le ricerche del corpo del bambino nella notte (foto Bortoluzzi)
Le ricerche del corpo del bambino nella notte (foto Bortoluzzi)

La minuscola fiammella di speranza si è spenta definitivamente alle 2.50 della notte di martedì 12 agosto. Dopo ore estenuanti di ricerche, i soccorritori hanno individuato il corpo senza vita di Carlo Panizzo, bambino trevigiano di sei anni, che era disperso dal pomeriggio di lunedì 11 sull’arenile di Cavallino Treporti.

Il piccolo, residente a Roncade in provincia di Treviso, era scomparso fra i pennelli di scogli di fronte al Camping Village Vela Blu.

Il ritrovamento è avvenuto nel cuore della notte: il corpo si trovava a circa 50 metri dalla riva verso la diga, ad una profondità di circa 2 metri.

Carlo, 6 anni, inghiottito dal mare: chi era il bambino morto a Cavallino
Candele e ricordi dove è morto Carlo Panizzo

L’allarme e le ricerche

I vigili del fuoco hanno individuato la salma grazie alle strumentazione sonar in grado di rilevare elementi e tracce sui fondali.
Sul posto anche la Capitaneria di porto, la Guardia di Finanza, il Suem.

Cavallino, bimbo di sei anni scompare in mare: una catena umana per ritrovarlo
La catena umana per ritrovare il bambino scomparso tra le onde

L’allarme lanciato dalla madre del bimbo era scattato alle 16 di lunedì, quando la donna ha raccontato ai primi soccorritori che dagli scogli, dove lei si trovava, aveva visto Carlo scomparire sul lato sinistro del pennello a mare, fino a perdere di vista fra i flutti il suo costumino di colore giallo.

Cavallino, ricerche in mare per il bimbo scomparso: soccorsi mobilitati lungo la spiaggia

Imponente lo spiegamento di forze per le ricerche che hanno coinvolto il personale a terra, gli elicotteri, i sommozzatori, i cani del Soccorso alpino specializzati nella ricerca valanghe. E ancora la catena umana con seicento bagnanti che è stata organizzata dai bagnini per scandagliare palmo a palmo il tratto di mare dove si presumeva fosse scomparso il bambino.

Bambino disperso in mare, il racconto del bagnino: «In 5 minuti 600 persone per una catena umana»
I bagnanti che hanno assistito alle ricerche

Le ricerche sono proseguite col buio. Fino al tragico epilogo quando mancavano pochi minuti alle 3 della notte. 

Un altare sugli scogli

“Carlo… perché sappiamo che da qui è partita una nuova vita che non si fermerà mai”. Questa una delle frasi che sono state scritte sulle magliette, appoggiate accanto a candele colorate, conchiglie, fiori rossi.

Un bagnante nel punto in cui è stato allestito un piccolo altare in ricordo di Carlo Panizzo
Un bagnante nel punto in cui è stato allestito un piccolo altare in ricordo di Carlo Panizzo

Oggetti lasciati martedì mattina da coloro che per tutto il pomeriggio di lunedì e poi in nottata hanno sperato che questa vicenda non si trasformasse in tragedia. Invece nel cuore della notte la cruda realtà ha ucciso la speranza.

 In mattinata sul luogo dove è sparito Carlo c’è stata una piccola processione di persone che hanno voluto omaggiare la memoria del piccolo. Mentre la spiaggia ha ricominciato ad animarsi, con poca voglia di parlare da parte dei bagnanti.

Il cordoglio

«Tra la vita e la morte c'è stato quell'attimo, seguito da quella splendida quanto inutile catena umana di solidarietà subito creatasi dopo l'allarme, dall'intervento tempestivo e professionale dei soccorritori, da una ricerca palmo a palmo, mentre le ore passavano e la speranza diminuiva. Ma nessuno si è arreso fino al ritrovamento», ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, «In questa lotta contro il tempo, da parte di semplici cittadini e di tutti gli uomini e donne che vestivano le divise più disparate c'è il meglio dell'uomo, purtroppo stavolta senza il premio di una vita salvata».

Il Comune di Cavallino-Treporti ha annullato gli eventi e le cerimonie pubbliche previsti martedì 12 agosto in segno di lutto: «Una tragedia che lascia tutti senza parole.Tutta la comunità di Cavallino-Treporti e i molti ospiti che stanno soggiornando nel nostro territorio si uniscono e si stringono al profondo dolore della famiglia», fanno sapere dall’amministrazione comunale. 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso