Monastero di Vittorio Veneto, l’accusa dell’ex badessa: «Ricercavano siti erotici»

Risvolto a luci rosse nella vicenda del convento di San Giacomo di Veglia. Fonti vicine a suor Aline: prove documentali da cellulare e computer

Andrea Passerini e Francesco Dal Mas
La polizia locale davanti al convento di San Giacomo di Veglia
La polizia locale davanti al convento di San Giacomo di Veglia

Un risvolto a luci rosse nella vicenda del monastero di clausura di San Giacomo di Veglia, a Vittorio Veneto (Treviso) dove un gruppo di monache ribel

Articolo Premium

Questo articolo è riservato agli abbonati.

Accedi con username e password se hai già un abbonamento.

Scopri tutte le offerte di abbonamento sul nostro shop.Shop

Non hai un account? Registrati ora.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso