Il giorno dopo l’incendio in trattoria a Jesolo: indagini in corso, non si esclude il dolo

A Jesolo incendio con esplosione nella notte alla trattoria “Bea Storia”, che giovedì 12 giugno era chiusa. Evacuati 20 residenti e dieci intossicati al Pronto soccorso: il bilancio

Giovanni Cagnassi
Incendio in via Levantina a Jesolo: 10 intossicati, evacuati 20 lavoratori
Incendio in via Levantina a Jesolo: 10 intossicati, evacuati 20 lavoratori

La mattina dopo l'inferno in via Levantina a Jesolo, il bilancio è di 10 intossicati al Pronto soccorso (altri cinque invece non si sono presentati in ospedale) e una ventina di evacuati dalla palazzina sopra la trattoria "Bea Storia" devastata dalle fiamme intorno alle 23 di giovedì 12 giugno.

Sette feriti trasferiti all'ospedale di Jesolo, tre San Donà, l'ultimo dimesso alle 5 di venerdì 13. Sono tutti lavoratori stagionali, cuochi e camerieri, di un hotel della zona che aveva la foresteria sopra il locale.

Esplosione e incendio in una trattoria, terrore a Jesolo: 15 feriti
Il bar trattoria "Bea Storia" devastato (foto Bortoluzzi)

Cinque sono riusciti a uscire di casa da soli, gli altri 15 trasferiti con l'auto scala dei pompieri. Se fosse accaduto nella notte sarebbe stata una tragedia. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, neppure l'incendio doloso. Il commissariato di Jesolo attende la relazione dei vigili del fuoco e le indagini sono in corso.

Giovedì sera il locale era chiuso.

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Tre le esplosioni che hanno preceduto l'incendio, probabilmente delle bombole di gas.

L'Usl 4 ha adottato un piano di maxi emergenza con ambulanze di Jesolo, San Donà e Cavallino.

«Evidenzio il coordinamento della macchina dei soccorsi Usl», dice Elena Momesso, direttrice del dipartimento emergenza urgenza, «e le forze ordine con i vigili del fuoco. Abbiamo coordinato le squadre di emergenza, attivato il PMA, postazione medica avanzata (maxi emergenze), presi in carico e trattati tutti pazienti in tempi rapidi. Era stato allertato anche l'elisoccorso. Il ruolo dell’ospedale di Jesolo, presidio del territorio, è stato di fondamentale importanza».

La società Italgas, che gestisce la rete nella zona, ha già effettuato venerdì 13 giugno con propri tecnici i primi accertamenti sul contatore e gli altri impianti di pertinenza che servono la struttura, e questi - spiega una nota - sono risultati integri e non coinvolti nell'evento.

 

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