Green Project Agency, le radici della truffa
Le altre società citate nelle denunce presentate dai clienti alla Finanza: l’unico agente indagato è Marotta

Lo stesso metodo, gli stessi risultati: tanti clienti beffati, tanti soldi incassati.
Il caso della Green Project Agency affonda le proprie radici molto prima del 2018, quando venne fondata la società oggi al centro di una maxi inchiesta per truffa ai danni dello Stato.
Negli anni precedenti a fare “scuola” furono le beffe, identiche, di altre società, che a ben guardare condividevano vari nomi, tra cui quelli di alcuni agenti. Nomi che ora ritornano anche nelle denunce presentate dai clienti alla Finanza.
La rete
La scuola sui primi contratti di energia ed il primo panorama su un campo di lavoro che si sarebbe aperto in maniera incredibile facendo ipotizzare grandi profitti Tommaso Giuliano – titolare della Green Project Agency oggi indagato – l’ha fatta con una grande e nota azienda del Veneziano (oggi assorbita in altra società), tra i primi colossi del mercato delle rinnovabili.
Una maxi azienda in cui aveva messo piede anche Nicola Bevilacqua, altro nome noto nell’ambito delle offerte beffa di energia a costo zero.
Tempo alcuni anni è quest’ultimo, originario di Domodossola ma residenza Treviso, a mettersi in privato fondando una girandola di società tra cui la E+E, o Ecologicamente Energia, finita nel ciclone per aver venduto centinaia di contratti di energia a costo zero rivelatisi una beffa.
Per lui lavoravano vari agenti uno dei quali, il coordinatore Luigi Marotta, finisce denunciato.
Quando Bevilacqua chiude tutto, le aziende falliscono e lui scompare dai radar gli agenti si riposizionano.
Il coordinatore dove lo ritroviamo? A guidare gli agenti della Green Project Agency nel frattempo fondata da Tommaso Giuliano.
Si vende quel che vendeva E+E, con qualche differenza minima. E dopo tre anni scoppia il bubbone. Parte l’indagine della Finanza, parte la Procura, Tommaso Giuliano e Marotta finiscono – con altri – nelle carte dell’inchiesta
Ma ce n’è ancora. Tra i fornitori di energia per i contratti farsa della Green project Agency che, secondo la Procura di Venezia le avrebbero portato un illeciti profitti per 35 milioni, compare Elettra, società nata dalla divisione di Energia Italia, altra aziende finita nel mirino della Finanza un anno e mezzo fa per i contratti proposti, in tutto e per tutto simili a quelli di E+E o Green Project.
Agenti nel mirino
Anche per questo, oltre alla società, alle finanziarie Deutsche Bank e Cofidis, e i due studi di commercialisti trevigiani Bramat e Impresa, nelle denunce presentate dall’associazione consumatori Atecon compaiono i nomi degli agenti, quelli che vendevano casa per casa, e in alcuni casi avevano venduto casa per casa anche i contratti di altre società già finite nella bufera.
Gli agenti ad oggi non sono indagati, a parte Marotta, che per la procura di Venezia «era a conoscenza del meccanismo truffaldino» ed ha agito in concorso con Giuliano.
Ma non è escluso che l’indagine si allarghi. È quello che sperano i clienti che hanno denunciato, intenzionati a chiedere conto anche ai venditori.
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