Giro d’Italia, il muro di Ca’ del Poggio fa il pieno: 20mila tifosi e spettacolo rosa

Domenica 25 maggio l’ottavo passaggio nella storia della Corsa. Non si contano le scritte sull’asfalto per Andrea Vendrame, il campione di casa

Mattia Toffoletto
Il Giro sul muro di Ca' del Poggio (foto Cavicchi)
Il Giro sul muro di Ca' del Poggio (foto Cavicchi)

Il muro di Ca’ del Poggio si conferma stadio della bici. Ventimila appassionati ad attendere oggi domenica 25 maggio l’ottavo passaggio nella storia del Giro (succede attorno alle 12.30: viene preso a forte andatura e le pendenze severe spezzano il gruppo, Nicola Conci passa per primo sul gran premio della montagna), inserito nella tappa numero 15 con epilogo ad Asiago.

E la nona volta potrebbe non essere lontana: «Il padrone di casa Alberto Stocco si è già candidato per il prossimo anno», dice al microfono il presidente regionale Luca Zaia, dopo l’arrivo della carovana.

E il ristoratore, deus ex machina del “fenomeno muro” di San Pietro di Feletto, sorride: «Se lo dice lui. Noi ci siamo».

Non si contano le scritte sull’asfalto per Andrea Vendrame, il campione di casa. I suoi tifosi sono sulle rampe del muro e ad Asiago, rumorosissima la curva dei “Fortissimi”: tendone montato da mercoledì, campanacci, braciolata. In mezzo a tanti cicloamatori, si riconoscono pure l’ex professionista Rudy Pevenage, l’ex arbitro Gabriele Gava, il presidente dell’Imoco Piero Garbellotto, l’allenatore Gianni De Biasi, il sindaco di Treviso, Mario Conte.

C’è pure Matteo Zoppas, presidente Ice: «Il Giro ambasciatore del made in Italy».

Ideale gemellaggio nel segno dell’Unesco, fra Dolomiti e colline del Conegliano-Valdobbiadene: ecco Corty, mascotte dei Giochi di Milano-Cortina. Momento di commozione nel ricordo di Sammy Basso (presenti i genitori), l’anno scorso al passaggio rosa a Ca’ del Poggio: donati 5mila euro all’associazione italiana progeria.

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