Lasciata, si vendica pubblicando la (finta) epigrafe del suo ex fidanzato

«Io usata e buttata. Lui accompagnato nell’aldilà da tutte le sue donne». Annunci visti da centinaia di persone al mercato: l’uomo sporgerà denuncia

Niccolò Budoia
La finta epigrafe affissa a Oderzo
La finta epigrafe affissa a Oderzo

Una finta epigrafe per “salutare” un amore finito, con accuse e insulti all’uomo che l’ha lasciata. È questa la sorpresa a dir poco lugubre toccata a un uomo residente nel territorio fra Oderzo e Motta, (in provincia di Treviso) che nel giorno di mercato a Oderzo ha visto la città tappezzata da questi finti annunci funebri. «Sentirò il mio avvocato e sporgerò querela», dice lui.

La donna, che non si è firmata, ha messo in bella mostra foto e nome dell’uomo andando direttamente sul personale: «Sono scappata dalla guerra per cadere tristemente nelle tue mani. Usata e, dopo sei mesi, buttata in mezzo alla strada assieme a mio figlio e per colpa tua è ritornato in guerra», recitano le prime righe scritte sotto l’intestazione, poi la donna colpisce con giudizi durissimi, ancora più forte: «Ho capito che non ero l’unica donna a cui è toccato quel destino.

Un uomo che cerca di arrivare a tutte le donne non ha dignità, ma è solo un triste affamato. Ma tu ci credi veramente che un uomo che ci prova con tutte le donne sia un gran seduttore, un grande maschio? Chi cerca di “aiutare” tutte non ha alcuna dignità, ma è solo un vecchio e triste senza vergogna né pudore». E poi la stilettata finale, sinistra: «Sarà il tempo a fare giustizia».

Quei giudizi affilati, conditi anche da una punta vagamente razzista visto che sottolinea l’appartenenza etnica di quella che secondo l’autrice della finta epigrafe è la nuova compagna dell’uomo, hanno scosso il protagonista involontario: «Non so chi abbia potuto fare una cosa simile, non me l’aspettavo. Siamo tutti maggiorenni e non ho mai interferito con matrimoni o fidanzamenti altrui: immagino che dietro ci sia la delusione per un rapporto concluso, ma non capisco», le parole dell’uomo, che ora sporgerà denuncia contro ignoti per diffamazione. A lasciarlo particolarmente perplesso è il riferimento alla guerra: «Immagino sia un modo per sviare i sospetti dall’autrice effettiva».

Le epigrafi, affisse probabilmente nella notte, sono state rimosse dal centro storico nella tarda mattinata, quando ormai erano state viste da centinaia di persone.

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