Chiude il suo negozio di abbigliamento e avvisa: «Sono andata a fare la nonna»

Lara Bressan, commerciante del centro storico di Treviso, dopo 15 anni abbassa le saracinesche per lunghe ferie: «Sono in Spagna dalla mia nipotina Vera: era giusto avvisare le clienti»

Valentina Calzavara
Il cartello affisso in vetrina dalla commerciante
Il cartello affisso in vetrina dalla commerciante

«Sono andata a fare la nonna». Il cartello con la scritta rosa a caratteri cubitali è comparso pochi giorni fa nella vetrina del suo negozio, suscitando una certa curiosità tra i passanti. Così Lara Bressan, titolare dell’omonimo negozio LaraB. di via Frà Giocondo a Treviso, ha pensato di avvisare le sue affezionate clienti. «Mi sono decisa a prendermi una vacanza lunga. Quindici giorni lontano dalla mia attività, dopo quindici anni in cui il negozio non è mai stato chiuso per così tanto tempo» racconta Lara.

Lara Bressan, titolare dell’omonimo negozio LaraB. di Treviso, con la nipotina
Lara Bressan, titolare dell’omonimo negozio LaraB. di Treviso, con la nipotina

Un’eccezione che la vedrà assente giustificata per un po’ a cavallo tra i mesi di luglio e agosto, dimostrandosi un’imprenditrice del commercio capace di compiere una scelta coraggiosa, forse addirittura controcorrente in periodo di saldi, ma quantomai sentita e necessaria per conciliare il lavoro con il bello della vita familiare. Ci sono momenti preziosi che non vanno persi, perché rischiano di non tornare più. «Questo ed altro, per la mia nipotina Vera, che è nata a febbraio e ora ha cinque mesi».

Viva i nipoti

La piccola Vera vive a Madrid in Spagna, da qui l’esigenza di organizzare una vacanza per stare finalmente insieme con lei e i genitori, riunendo tutta la famiglia con una tappa in Portogallo per godersi sole e mare. «Desidero dare una mano a mio figlio e non vedevo l’ora di fare la nonna come si deve, per qualche giorno a tempo pieno» aggiunge Lara.

Ancora non le sembra vero. Non c’è felicità più grande di cimentarsi con pappe, coccole e ninne nanne, e anche qualche regalino per viziare un po’ la nipote. «Ho anche un altro nipotino che vive a Udine, lo adoro ma con lui è più facile vedersi. Con Vera c’è di mezzo la distanza, ma facciamo tutto il possibile per accorciare i chilometri che ci separano».

Giusto giovedì, la piccola con il vestito a fiorellini rosa, cercava i baci della nonna e ricambiava con grandi sorrisi sotto alle guance paffute. Verso la prima nipote femmina, nonna Lara ammette di avere un debole. «Io ho tre figli, e dopo i due maschi, ho desiderato tanto avere una figlia femmina».

Le clienti amiche

Ora per Lara è il tempo di godersi la prima nipotina. Già la immagina quando sarà più grande e curiosa di provare gli abiti della boutique di nonna, i foulard, la bigiotteria, le borse e le scarpe, che rendono omaggio al made in Italy.

«Per me il negozio è un po’ come un salotto, dove le mie clienti sono prima di tutto amiche» dice Lara. È un luogo dove non si va solo a comprare, c’è sempre il modo per scambiare una parola, prendersi nota di una ricetta, chiedersi dei rispettivi figli ed anche confrontarsi con gli impegni da nonne. «Infatti, è stato proprio con le mie affezionati clienti che ho condiviso la decisione di concedermi una pausa di due settimane per volare da mia nipote. Tutte hanno compreso e apprezzato questa mia idea» aggiunge.

Il biglietto in vetrina

Così ha lasciato il biglietto in vetrina e fatto le valigie. Quando nonna Lara tornerà a Treviso, sarà la tecnologia e tenere acceso il legame con la nipotina: se non ci fossero chat e videochiamate, bisognerebbe inventarle. «Cercheremo di colmare così la distanza» aggiunge nonna Lara «ma a novembre ho già un programma un altro viaggio in Spagna, per stare con Vera». 

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