Buon cibo e attività fisica: «Il cancro si previene con stili di vita corretti»

Tra i tumori femminili il cancro al seno è il più frequente, resta uno dei big killer ma con le più alte probabilità di guarigione se individuato precocemente. Seguono i tumori del colon, polmone e tiroide. «Per fare prevenzione occorre sapere che nel mondo 12 milioni di persone si ammalano annualmente di tumore, ma due tumori su tre, potrebbero essere evitati attraverso stili di vita sani: corretta alimentazione, buona attività fisica e astensione dal fumo». La professoressa Debora Rasio, oncologa, nutrizionista e ricercatrice alla Sapienza di Roma, invita ad essere protagonisti della nostra salute a cominciare dalla tavola.
Perché è importante mangiare bene per proteggerci dalle malattie?
«L’incidenza dei tumori è in aumento e la causa principale va ricercata nell’ambiente interno del nostro organismo dove la carenza di alcuni micronutrienti diminuisce la capacità di riparazione e rigenerazione del Dna. Tra gli attori di questo processo ci sono i minerali e le vitamine, sostanze che ci fanno ammalare se non le mangiamo. Vitamine e minerali, infatti, sono necessari perché attivano le migliaia di enzimi preposti al funzionamento delle nostre cellule, giocando un ruolo cruciale per la nostra sopravvivenza e per mantenerci sani a lungo. Anche se tutti sappiamo che le vitamine sono essenziali per la nostra salute, sono in pochi a rendersi conto di quanto la dieta moderna solo di rado riesca a fornire questi imprescindibili nutrienti in quantitativi adeguati. Per restare in salute abbiamo bisogno di assumere dosi sufficienti di una quarantina di vitamine e minerali. Va da sé che le abitudini alimentari odierne molto spesso ci portano a una malnutrizione. È stato dimostrato che 2/3 delle donne in età fertile e il 50% dei bambini in età prescolare presentano carenze di micronutrienti».
Vista l’elevata disponibilità di cibo in Occidente come è possibile essere malnutriti?
«È utile dividere gli alimenti in cibo naturale e cibo modificato a livello industriale (è tale se sull’etichetta compaiono scritti più di 4 ingredienti). Il cibo naturale è costituito da frutta, verdura, frutta oleosa, semi e tra essi i cereali in chicco e i legumi, pesce, carne, uova e formaggi. Tutti questi sono alimenti che hanno mantenuto la capacità di fornire le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno. Inoltre, se il pesce è stato pescato in mare e la carne e il latte derivano da animali allevati al pascolo (e non intensivamente mangiando soprattutto soia e mais geneticamente modificato) l’apporto nutrizionale sarà maggiore e migliore. I cibi molto processati a livello industriale come yogurt alla frutta, fette biscottate e biscotti, cereali in scatola, alimenti precotti, surgelati, affettati, insaccati, affumicati, spesso arricchiti di additivi e altre sostanze chimiche, disregolano la flora batterica, il microbiota che è intimamente connesso con la nostra salute».
Cosa accade se la dieta è carente di vitamine?
«Se consumiamo meno vitamine e minerali del necessario i nostri enzimi – catalizzatori organici che sostengono la vita – non si “accendono”, le cellule non riescono a svolgere le loro funzioni e il corpo si trova a dover compiere una scelta: è la cosiddetta fase di triage illustrata dal biochimico Bruce Ames. Se mancano micronutrienti l’organismo schiererà le scorte presenti per attivare gli enzimi necessari per la sopravvivenza a breve termine, ma lascerà sguarnito il fronte della sopravvivenza a lungo termine, aprendo le porte alle malattie croniche, tumori compresi. I cibi ultra-trasformati ci forniscono “calorie vuote di micronutrienti” e ci affamano, sono quindi all’origine dell’obesità e ci espongono al rischio di diabete, malattie cardiovascolari, oncologiche e degenerative. Sappiamo che la vitamina A previene le mutazioni del gene antitumorale TP53, produttore di un efficace proteina, la p53, che inibisce la crescita dei tumori; il calcio è un fattore protettivo contro il cancro al seno e al colon, così come la vitamina D contrasta l’insorgenza della maggior parte dei tumori, melanoma incluso. Gli omega 3 e gli omega 6 vanno bilanciati, assumendo più Omega 3 attraverso il consumo di pesce pescato e limitando l’assunzione di oli di semi».
Come ripensare gli stili di vita?
«La nostra salute si costruisce giorno dopo giorno, specie nei primi anni di vita. Alla sana alimentazione dovremmo abbinare 150 minuti di attività fisica a settimana, potente strumento di prevenzione».
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