Prende uno snack dal distributore automatico: resta incastrato con il braccio

I vigili del fuoco hanno lavorato con cesoie idrauliche e flessibile alla stazione di Mestre per liberare l’uomo intrappolato mentre tentava di recuperare uno snack

Giacomo Costa
L'intervento alla stazione di Mestre per liberare l'uomo rimasto incastrato nel distributore automatico (foto dal gruppo "La voce del quartiere Piave")
L'intervento alla stazione di Mestre per liberare l'uomo rimasto incastrato nel distributore automatico (foto dal gruppo "La voce del quartiere Piave")

Attorno a lui c’erano tutti, dalla polizia ferroviaria alle guardie giurate private, passando per i militari del reggimento Serenissima, e soprattutto i vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare di cesoie idrauliche e di flessibile per tirarlo fuori, senza che fosse necessario chiamare anche i sanitari del 118 - gli unici che mancavano per completare la formazione dell’emergenza.

Venerdì 18 luglio sera, poco dopo le 23, forze dell’ordine e soccorritori affollavano la banchina della stazione di Mestre, uno schieramento massiccio che, però, non rispondeva né a una rissa violenta né a una tragedia sui binari: a mobilitare la macchina del pronto intervento è stata infatti una chiamata per un uomo rimasto incastrato con il braccio in un distributore automatico.

 

Non è chiaro se la persona in questione avesse cercato di recuperare uno snack pagato e rimasto bloccato a metà del percorso o se il tentativo fosse proprio quello di accaparrarsi qualcosa senza dover dare in cambio una moneta - il protagonista, ovviamente, spingeva per la prima versione - ma quale sia stata la dinamica iniziale, la vicenda è comunque proseguita con l’intervento dei pompieri che tagliavano il metallo per liberare il braccio infilato nel bocchettone di rilascio prodotti.

Gli specialisti del 115, in realtà, si dicono abituati a simili episodi: il più delle volte vengono chiamati per liberare persone rimaste bloccate nelle aperture a ghigliottina dei cassonetti Caritas per il conferimento degli abiti usati, ma se in quei casi il tutto si svolge al buio di qualche strada relativamente isolata, venerdì sera le operazioni, ben illuminate dai neon della stazione, hanno invece catalizzato l’attenzione degli ultimi viaggiatori e di diversi residenti del rione - tra i primi a documentare il tutto, infatti, Giampaolo Conte del gruppo La voce del quartiere Piave.

Tutto si è risolto per il meglio, tranne che per i pendolari in partenza da Mestre che, sabato mattina, hanno potuto contare su un distributore in meno, chiaramente ancora fuori servizio.

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