Finti corrieri rubavano pacchi dai furgoni delle consegne: arrestati due ladri professionisti

Si fingevano corrieri per rubare pacchi di lusso nel centro di Bologna. Due uomini cileni, già noti per furti ai corrieri, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Padova. Refurtiva da 15mila euro recuperata

Silvia Bergamin
Alcuni dei pacchi rubati dai finti corrieri e gli attrezzi sequestrati dalla Squadra mobile di Padova
Alcuni dei pacchi rubati dai finti corrieri e gli attrezzi sequestrati dalla Squadra mobile di Padova

Si fingevano corrieri per rubare pacchi dai furgoni delle consegne. Indossavano divise, spingevano carrellini, si muovevano con sicurezza tra le vie del centro di Bologna. Ma giovedì mattina, 2 ottobre, la loro messinscena è finita: gli agenti della Squadra Mobile di Padova li hanno fermati in flagranza di reato, proprio mentre stavano per colpire di nuovo.

I due uomini, di 57 e 55 anni, entrambi cileni e irregolari sul territorio italiano, avevano già un lungo curriculum di furti alle spalle. Secondo gli investigatori, si trattava di veri “professionisti del colpo ai corrieri”: agivano in coppia, con ruoli ben definiti. Uno, vestito da fattorino, si occupava di sottrarre i pacchi; l’altro, elegante e apparentemente insospettabile, faceva da palo e segnalava nuovi obiettivi.

Durante il blitz nel centro di Bologna, i poliziotti li hanno sorpresi mentre caricavano sul loro furgone quattro scatoloni appena rubati da un mezzo di consegna: all’interno c’erano profumi e prodotti di estetica destinati a una profumeria della zona.

A bordo del veicolo, un Fiat Doblò bianco intestato a un prestanome, c’erano anche altri 13 colli già trafugati in mattinata: scarpe firmate, bottiglie di champagne e vino, per un valore complessivo di circa 15mila euro. Le indagini, coordinate dalla Squadra Mobile di Padova, erano partite dopo un colpo simile avvenuto il 10 settembre in centro città, dove un altro corriere era stato derubato di merce di lusso per 30 mila euro.

Gli agenti avevano riconosciuto il modo di agire dei due e tracciato i loro spostamenti fino a Bologna, dove li hanno pedinati e colti sul fatto.

Nell’auto i poliziotti hanno trovato tutto il necessario per il loro “lavoro”: arnesi da scasso, grimaldelli, chiavi modificate e un jammer, un disturbatore di frequenze usato per bloccare la chiusura automatica delle portiere dei veicoli. In tasca, invece, documenti falsi — tra cui un passaporto peruviano — con cui cercavano di nascondere la propria identità.

La merce rubata è stata restituita ai legittimi proprietari nel giro di poche ore, mentre per i due ladri si sono aperte le porte del giudizio direttissimo. Il giorno successivo il giudice ha convalidato gli arresti, disponendo per entrambi l’obbligo di dimora nel quartiere milanese in cui hanno dichiarato di vivere e la presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Un’operazione che, spiegano gli inquirenti, mette fine a una scia di furti ai corrieri che negli ultimi mesi aveva creato non pochi danni ai trasportatori e ai commercianti del Nord Italia.

 

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