IOV, vent’anni di eccellenza: il Veneto celebra il polo d’avanguardia

Nato ufficialmente nel luglio 2004, l’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS è oggi, a vent’anni dalla sua fondazione, un punto di riferimento per la cura, la prevenzione e la ricerca oncologica in Veneto, riconosciuto come eccellenza a livello nazionale e internazionale. Qui medici e ricercatori collaborano quotidianamente, offrendo ai pazienti un percorso che integra tecnologia avanzata, umanità e competenza scientifica. Attualmente il polo conta circa 1.400 operatori altamente qualificati e ha seguito circa 100.000 pazienti. La crescita continua: entro la fine del 2025 è prevista l’apertura della nuova sede di Radioterapia a Castelfranco Veneto (Treviso).

L’investimento complessivo per Castelfranco ammonta a 29.640.124 euro, interamente finanziati con fondi aziendali IOV provenienti da utili e riserve accantonate: 15.073.564 euro sono destinati alla costruzione dell’edificio e 14.566.560 euro all’acquisto delle attrezzature. Il nuovo polo avrà una superficie lorda di 3.150 metri quadrati e un volume di 15.280 metri cubi. In questa prima fase saranno realizzati quattro bunker, di cui due lasciati al grezzo, mentre i due pronti per l’attivazione ospiteranno un acceleratore Linac-RM e un ulteriore acceleratore lineare. La sede sarà inoltre dotata di una risonanza magnetica da 1,5 tesla, una sala TC, ambulatori, spazi di lavoro per radioterapisti, fisici, tecnici e infermieri, oltre a un’area direzionale.

Nel 2004, il “Consorzio IOV” avvia le prime attività e ottiene il riconoscimento ministeriale come IRCCS il 18 marzo 2005.
Pochi mesi dopo, la Legge Regionale del 22 dicembre istituisce ufficialmente l’Istituto Oncologico Veneto, con sede a Padova. Lo IOV è nato con obiettivi chiari: svolgere ricerca oncologica di alto livello; tradurre rapidamente i risultati scientifici in trattamenti per i pazienti; formare professionisti competenti; sperimentare nuovi modelli organizzativi; collaborare con scuole e università; attivare misure preventive nei territori più colpiti. In sintesi: curare meglio, capire prima, insegnare sempre. “Umanizzazione delle cure, attenzione alle esigenze dell’utente e dei suoi familiari, rispetto della dignità della persona umana, nel complesso degli aspetti biologici, psicofisici e relazionali, sono i riferimenti condivisi di tutte le attività dello IOV - dichiara Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’Istituto Oncologico Veneto -. Non è vero che siamo sempre impeccabili, ma di certo ciò che ci contraddistingue è aver ben chiaro il nostro obiettivo primario, ovvero la cura e la guarigione del paziente e della persona”.
Il primo marzo 2006 prende il via l’attività clinica presso l’Ospedale Busonera di Padova, con l’apertura della palazzina di Radioterapia e il supporto dell’Immunologia Diagnostica e Molecolare Oncologica. Nel 2015 si amplia l’area di ricerca con i laboratori di genetica molecolare e cellule tumorali circolanti nella Torre della Ricerca, nella zona industriale di Padova. Lo IOV estende la propria presenza anche sul territorio veneto: a Castelfranco Veneto, presso l’Ospedale San Giacomo, dal 2017; e a Schiavonia (Padova), dal 2018, con una sede dedicata alla Radioterapia. Nel 2025 arriverà una nuova apertura proprio a Castelfranco, ulteriore segno della vitalità dell’istituto.
In vent’anni lo IOV ha dimostrato che la ricerca può e deve camminare insieme alla cura. Oggi si guarda avanti: medicina di precisione, terapie personalizzate, intelligenza artificiale e reti oncologiche territoriali sono le nuove sfide. "Celebriamo un anniversario che riempie di orgoglio il Veneto - dichiara il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia -. La conferma della correttezza di una visione, di un’organizzazione e di una dedizione che in un tempo relativamente breve ha fatto dello IOV un’eccellenza nel mondo. Ogni paziente indirizzato allo IOV sa che, da vent’anni, può trovare accoglienza in una struttura sanitaria di altissimo livello: una sapiente macchina organizzativa improntata alla cura, vero modello della ricerca e della sanità veneta. Con un grande augurio a tutta la famiglia dello IOV, ringrazio tutti i dirigenti, il personale medico, infermieristico e tecnico, gli operatori socio-sanitari, i volontari che, dalla fondazione, hanno dato senza risparmio le loro energie per questa grande realtà. Loro sono i veri protagonisti di questo compleanno”.
L’Istituto è riconosciuto da OECI (Organizzazione Europea degli Istituti Oncologici) come Comprehensive Cancer Center.
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