Il gruppo Manzotti festeggia i primi 50 anni del mandato Citroën

Giovani a cinquant'anni. Il gruppo Manzotti festeggia i primi 50 anni del mandato Citroën con lo spirito di chi è capace di dare risposta alle esigenze dei clienti e ha saputo rinnovare servizi e offerta.

Ora Manzotti conta su 100 dipendenti (il 50% è donna), con un’età media di 39 anni e ben otto concessionarie: la prima è a Ponte delle Alpi, nel Bellunese dove tutto è nato. Tre sono nel Padovano: a Limena, Cittadella ed Este. Nella Provincia di Treviso le concessionarie sono altrettante (Conegliano, Castelfranco e Villorba) a cui si aggiunge la concessionaria Ducati di Treviso mentre nel Vicentino Manzotti è presente a Romano d’Ezzelino.

Il gruppo è stato protagonista in questi anni di una crescita importante che va nel solco però di una tradizione nata ufficialmente nel 1975.
È quello l’anno in cui il fondatore Giovanni Manzotti ricevette il suo primo mandato di vendita da Citroën ma la vicenda di questa famiglia viene ancora da più lontano: i Manzotti, infatti, sono servizio della mobilità del Veneto orientale già dal 1954.
«Mio padre Giovanni» ricorda il figlio Saverio che negli anni ha guidato il gruppo familiare con il fratello Antonio «aveva iniziato lavorando alla Sicca di Vittorio Veneto, fabbrica di pullman poi, assieme al fratello, aveva fondato, nel 1954, una piccola carrozzeria.
Ma la passione di nostro padre per le auto era insaziabile. Dopo una prima esperienza di vendita dei Marchi inglesi di Austin Rover con la popolare MINI e l'eleganza di Jaguar nostro padre Giovanni decise di richiedere un mandato per aprire una concessionaria Citroën che allora veniva distribuita con Autobianchi. Ricordo ancora la prima bisarca che ha scaricato le 2CV e le Dyane 6, e poi via via i vari modelli di una gamma iconica. Da allora non ci siamo mai fermati ampliando nel tempo nuove aree commerciali, aprendo sedi a Padova, Treviso e Vicenza, e così è stato fino ad oggi».

Una storia, quella del gruppo Manzotti, che si accompagna all’evoluzione di Citroën, marchio che nel corso di questi 50 anni ha saputo reinventarsi senza perdere la propria identità: un'evoluzione iniziata dai modelli iconici che hanno fatto la storia dell’automobile, simboli di creatività, comfort e audacia progettuale e che prosegue con le vetture di oggi, caratterizzate da design distintivo, soluzioni tecnologiche avanzate e un’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità. Tutto ciò mantenendo come obiettivo l’accessibilità, oggi come allora.
In tutte le sue otto sedi, oggi, Manzotti offre ad ogni cliente una consulenza personalizzata per le sue esigenze di mobilità. Dalla vendita di auto, moto e veicoli commerciali nuovi fino all’usato e al KM0, passando per il noleggio a breve e lungo termine. Tutto ciò senza dimenticare il servizio di assistenza delle officine specializzate e la fornitura di ricambi.

«In cinquant’anni le auto sono cambiate tanto, soprattutto nei motori e nell'elettronica e sono cambiate pure le esigenze dei clienti» spiega Saverio Manzotti, amministratore delegato del Gruppo. «La sicurezza è migliorata tantissimo. I clienti sono sempre attenti allo stile ma ora guardano molto anche all’innovazione. Le persone cercano un servizio post vendita di qualità, un aspetto a cui noi abbiamo sempre prestato molta attenzione e che è diventato cruciale. Poi ci sono i giovani che ancora una volta hanno accelerato l’evoluzione del nostro mercato: l’auto non è più, come una volta, un sinonimo di libertà, oggi l’attenzione delle ragazze e dei ragazzi è legata alla multimedialità e alla connessione».
Ma nel frattempo un occhio di riguardo Manzotti lo mantiene anche alle famiglie e agli acquirenti meno giovani, le cui esigenze sono differenti.
«Le famiglie, com’è ovvio, guardano a veicoli in grado di fornire spazi ed economicità di servizio oltre che proposte finanziarie (compreso il noleggio) flessibili» aggiunge Manzotti. «Ai meno giovani, invece, piacciono più che altro le auto moderne ma classiche e di elevata qualità. A loro, e a chi ne ha necessità, noi proponiamo anche personalizzazioni e trasformazioni in collaborazione con Focaccia Group, azienda leader in questo ambito».
Un’azienda come questa non teme il futuro né tantomeno un 2026 ancora carico di incertezze.
«Per il 2026 ci attendiamo la reazione dei costruttori alla decisione della UE di rivedere le modalità con cui arrivare al 2035 con il 90% di riduzione di emissioni di CO2» conclude l’Ad del Gruppo Manzotti. «L'elettrico resta un'ottima possibilità, ma forse non sarà la sola per arrivare all'obiettivo previsto. Il nostro mestiere è consulenziale: non vendere ad ogni costo ma trovare la migliore proposta di mobilità per il cliente che oggi affronta il tema dell'acquisto della nuova auto o del noleggio. Noi ci formiamo, informiamo e lavoriamo per continuare ad essere un punto di riferimento del territorio e allo stesso tempo crescere, sempre con uno sguardo rivolto al futuro».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
