Tunisia chiede a Ue maggior sostegno per migrazione regolare

(ANSA) - TUNISI, 10 MAG - In occasione della cerimonia a Tunisi della Giornata dell'Europa, presieduta dall'ambasciatore dell'Ue in Tunisia, Giuseppe Perrone, il ministro tunisino degli Esteri, Mohamed Ali Nafti, ha tenuto un discorso sottolineando le dimensioni del partenariato tunisino-europeo, che festeggia quest'anno i 30 anni e le sue prospettive per il futuro. "La Tunisia vorrebbe che il patto per il Mediterraneo, attualmente in fase di gestazione, riflettesse fedelmente la volontà comune di dare al Mediterraneo, culla di una civiltà lunga migliaia di anni, il posto che merita come spazio di pace, stabilità e prosperità condiviso da tutti e per tutti", ha detto Nafti sottolineando che la ricorrenza offre l'opportunità di valutare trent'anni di cooperazione congiunta e di considerare nuove prospettive, allineandosi alle scelte e alle aspirazioni della Tunisia dei suoi cittadini. Il ministro ha poi aggiunto che l'eredità storica del progetto europeo, solido da oltre 75 anni, rimane ispirazione per rafforzare la cooperazione internazionale basata sui valori della solidarietà, del rispetto della sovranità nazionale e della non ingerenza negli affari interni. Il ministro ha anche ricordato la costante posizione della Tunisia a favore della causa palestinese, chiedendo la fine dell'escalation della brutale violenza contro i nostri fratelli in Palestina e di restituire i loro diritti ai palestinesi sul loro territorio, con Al-Qods come capitale. Ha inoltre sottolineato l'importanza della dimensione umana nel partenariato tunisino-europeo, elogiando programmi di scambio scientifico e culturale come Erasmus+ e Horizon Europe, che contribuiscono ad avvicinare le persone e a potenziare le competenze dei giovani. In questo contesto, ha chiesto un maggiore sostegno alla migrazione regolare e circolare e alla mobilità per rafforzare l'integrazione economica e sociale. Infine ha ribadito l'appello della Tunisia a un approccio umano e completo al fenomeno della migrazione irregolare, affrontandone le cause alla radice. (ANSA).
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