Tunisia, cavo sottomarino per fibra Medusa approda a Biserta

Progetto sostenuto da Ue, primo tratto collegato a Marsiglia

(ANSA) - TUNISI, 03 NOV - Il cavo sottomarino per la fibra ottica Medusa è arrivato a Biserta e così la Tunisia è diventato il primo paese africano ad essere collegato alla nuova dorsale mediterranea di ultima generazione. L'operazione è stata eseguita in collaborazione con Orange Tunisie nell'infrastruttura di approdo della città nord-tunisina. Secondo il consorzio, Medusa, progetto sostenuto dall'Unione europea, è un sistema neutrale e indipendente che interconnetterà le sponde europee e nordafricane del Mediterraneo, includendo tra i punti di approdo appunto anche Biserta. La nuova dorsale è concepita per aumentare capacità, ridondanza e resilienza del traffico dati tra i Paesi rivieraschi. Nel quadro del dispiegamento, Orange ha già ospitato a inizio ottobre il primo approdo europeo del sistema a Marsiglia. Il segmento iniziale Marsiglia-Biserta, lungo circa 1.050 chilometri, è parte della prima fase operativa che abilita un nuovo corridoio ad alta capacità e bassa latenza tra Tunisia ed Europa. Sul versante industriale tunisino, Tunisie Telecom ha sottoscritto un accordo per un collegamento in fibra dedicato tra Biserta e Marsiglia con capacità di 20 Tbps, con messa in servizio della tratta occidentale prevista tra fine 2025 e l'inizio del 2026. Tale capacità aggiuntiva è destinata a sostenere esigenze di traffico di operatori, imprese e pubblica amministrazione. Nel complesso, il progetto Medusa Mediterranean, gestito dalla società europea Medusa Submarine Cable System, sarà lungo circa 8.700 chilometri e collegherà una dozzina di Paesi mediterranei, con ulteriori estensioni annunciate. L'iniziativa rientra nel perimetro dei progetti sostenuti dall'Unione europea per rafforzare la connettività trans-mediterranea. In prospettiva, l'approdo a Biserta del cavo consolida il ruolo della Tunisia come snodo digitale regionale e aumenta la resilienza delle sue rotte internazionali, anche in vista dei prossimi approdi del sistema su entrambe le sponde del Mediterraneo. (ANSA).

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