Truffa sul Superbonus, 12 indagati, Gdf Como sequestra due ville

(ANSA) - COMO, 30 LUG - Grazie agli sconti in fattura per interventi di riqualificazione che secondo la Gdf di Olgiate Comasco spesso non erano stati realizzati o erano stati eseguiti solo in minima parte, un'impresa edile era riuscita a maturare e a monetizzare crediti d'imposta per oltre 8 milioni di euro. A insospettire i finanzieri era stato il "vertiginoso" aumento del volume d'affari della ditta proprio nel periodo d'introduzione del superbonus al 110%. Gli indagati sono 12 ai quali i militari di Como, su richiesta del gip, hanno sequestrato complessivamente 3,1 milioni di euro. La società aveva dichiarato di aver effettuato un gran numero di ristrutturazioni tra la province di Como e Varese - grazie agli sconti finanziati interamente con risorse pubbliche - ma le indagini hanno accertato che in molti casi non era vero, e che il meccanismo era stato messo a punto con la complicità di un architetto e di un commercialista. La truffa, oltre ai crediti fittizi, secondo la Gdf consisteva anche nell'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e quindi per costi mai sostenuti ma che consentivano all'impresa sia di abbattere il reddito dichiarato sia a generare un credito Iva, anche in questo caso non dovuto. Le accuse sono di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Tra i beni sequestrati, due appartamenti a Napoli e due ville nelle province di Como e Lecco. (ANSA).
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso