Sterminò la famiglia, 'dopo la dura condanna è a rischio'

(ANSA) - MILANO, 30 GIU - Il legale di Riccardo Chiarioni, il ragazzo detenuto nel carcere minorile di Firenze per aver ucciso, a 17 anni, padre, madre e fratello di 12 anni nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2024 nella loro villetta a Paderno Dugnano, nel Milanese, ha depositato stamani con urgenza un'istanza al Tribunale per i minorenni di Milano per chiedere che il giovane, ora 18enne, venga visitato dai propri consulenti e da un medico legale perché, dopo la condanna a 20 anni di reclusione, c'è un "serio rischio di gesti autolesionistici". Per il difensore Amedeo Rizza, che dopo la condanna alla pena massima di tre giorni fa ha parlato con i propri consulenti psichiatri Mollica e Bruni, va valutato con urgenza se il ragazzo, che oggi sta sostenendo l'orale dell'esame di maturità nel penitenziario minorile, date le sue condizioni psicologiche dopo il verdetto e il rischio suicidario, possa stare ancora in regime detentivo o debba essere trasferito in qualche struttura. L'avvocato ha evidenziato che lo stesso psichiatra Franco Martelli, che ha firmato la perizia che ha accertato un vizio parziale di mente al momento dei fatti, non tenuta in considerazione dal giudice, aveva fatto presente i rischi di "gesti anticonservativi". Da qui la necessità che venga visitato al più presto dai due consulenti e da un medico legale nominato dalla difesa per tutte le valutazioni del caso. Sull'istanza dovrà decidere la giudice Paola Ghezzi, che ha condannato il ragazzo nel processo con rito abbreviato. (ANSA).
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