Quattro speleologi portati in salvo nella notte da una grotta

Illesi ma sfiniti non riuscivano a uscire dal geosito C.Battisti

(ANSA) - TRENTO, 04 AGO - Sono stati soccorsi durante la notte quattro speleologi emiliani, entrati nella Grotta C. Battisti, in Paganella, alle 10 di domenica mattina e non ancora uscitivi dopo ben dieci ore di esplorazione. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 19.45 da parte di alcuni speleologi locali che erano in attesa di ricevere loro notizie al rientro ma che ancora non erano stati contattati. Tre tecnici, fra cui un infermiere, del Soccorso Speleologico Trentino, i più vicini in ordine di tempo alla grotta, si sono recati immediatamente sul posto, entrando dall'uscita inferiore dov'era più plausibile che, trascorse tante ore di progressione, si trovassero gli speleologi. Nel frattempo sono stati attivati i soccorritori delle Stazioni di Fai, Paganella, Avisio e Rotaliana - Bassa Val di Non del Soccorso Alpino Trentino. Tre di questi si sono recati all'ingresso alto della grotta mentre il resto della squadra, a cui si sono aggiunti altri dieci tecnici del Soccorso Speleologico, faceva base a Malga Fai, per gestire le operazioni. Alle 22.30 gli speleologi sono stati individuati alla base del pozzo finale della grotta: illesi ma sfiniti sono stati portati in salvo. La grotta Cesare Battisti si apre con vari ingressi sul versante orientale della Paganella, nella parete del Becco di Corno, sopra la Val Trementina (Comune di Zambana), con uno sviluppo rilevato di 2340 metri. (ANSA).

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