Ponte Morandi, arcivescovo Genova invoca una 'giustizia decisa'

(ANSA) - GENOVA, 14 AGO - "Il dolore per il crollo del ponte Morandi che ci ha segnato sette anni fa è indelebile e resta vivo nei nostri cuori, l'eco delle grida e dei pianti di quel giorno risuona ancora, e deve risuonare ancora, nelle fibre più profonde della nostra città, facendosi sempre più sofferta e decisa invocazione di giustizia". Lo afferma l'arcivescovo di Genova Marco Tasca in occasione della commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi a sette anni dalla tragedia. "Chi percorreva il ponte sul Polcevera, in quel 14 agosto, cercava la vita - sottolinea Tasca -. Voleva raggiungere il suo posto di lavoro o un'attività commerciale o professionale, era in viaggio per una vacanza o per lo studio, si dirigeva a visitare un amico o un parente. Atti semplici, ma intrinsecamente rivolti al futuro". "Onorare oggi la memoria dei nostri fratelli e delle nostre sorelle scomparsi impone non soltanto di ricordare il passato, ma anche di scegliere, ogni giorno, di non arrenderci alla sfiducia recriminatoria, di non cedere alla chiusura individualista, di non lasciarci condizionare dalla paura paralizzante - aggiunge -. Le radici della nostra convivenza affondano in valori condivisi: solidarietà, cooperazione, giustizia, rispetto, cura. Sono valori che la nostra città ha saputo esprimere tante volte nella sua storia, e che oggi dobbiamo rinnovare con maggiore determinazione". (ANSA).
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