Opera Roma, Peter Sellars firma Adriana Mater

(ANSA) - ROMA, 08 OTT - Il regista americano Peter Sellars debutta all' Opera di Roma firmando la prima italiana di Adriana Mater di Kaija Saariaho, in scena dal 9 al 16 ottobre. il dramma in due atti in e sette scene della compositrice finlandese su libretto del giornalista Amin Maalouf vede sul podio il direttore spagnolo Ernest Martínez Izquierdo, al primo impegno con la Fondazione capitolina. Nel ruolo della protagonista il mezzosoprano Fleur Barron, accanto al soprano Axelle Fanyo (Refka), il tenore Nicholas Phan (Yonas) e il baritono Christopher Purves (Tsargo). Il coro è diretto da Ciro Visco. I costumi sono di Camille Assaf, le luci di Ben Zamora, sound designer Timo Kurkikangas. ''Kaija Saariaho ed io abbiamo avuto una lunga e molto profonda amicizia - racconta Sellars - Spesso diceva 'voglio scrivere un'opera su una madre, perché in tutta la storia dell'opera non c'è mai stato un lavoro teatrale su una madre scritta da una donna'. C'è comunque qualcosa che una donna sa e che un uomo non sa, ed è cosa significa diventare madre, avere due battiti nel cuore in un solo corpo. Adriana Mater è un'opera immensa, potente, ma con solo quattro personaggi, come una tragedia greca''. L'opera ha debuttato nel 2006 a Parigi con la regia di Sellars, che l' ha ripresa più volte fino all' ultima, nel 2023 a San Francisco, poco prima della morte della compositrice. Il regista, innovativo e audace noto per la sua capacità di fondere elementi della cultura europea con quelli della tradizione americana, ha diretto festival, teatri ed eventi tra i più prestigiosi, dalla Boston Shakespeare Company alla Biennale di Venezia, il Los Angeles Festival e il New Crowned Hope Festival a Vienna per il 250° anniversario mozartiano. Adriana Mater è ambientata in uno scenario bellico in cui la protagonista deve affrontare una maternità nata dalla violenza fisica. Adriana decide di portare a termine la gravidanza frutto dell'abuso del soldato Tsargo, nonostante l'opposizione della sorella Refka. Una volta cresciuto però, il figlio Yonas, manifesta un'oscura irrequietezza, che insinua nella protagonista il dubbio che l'animo di quel giovane uomo sia fatalmente legato alle circostanze violente della sua nascita. Dopo la prima rappresentazione sono previste qiattro repliche. (ANSA).
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