Mondiali ciclismo: ora della rivincita per Pogacar,'percorso ok'

Longo Borghini solo 15/a è amara:'mancata un po' d'intelligenza'

(ANSA) - ROMA, 27 SET - E' l'ora della possibile 'vendetta' per Tadej Pogacar ai Mondiali di ciclismo in Ruanda dove domani ci sarà l'attesa prova su strada. Sconfitto da Remco Evenepoel nella cronometro, il campionissimo sloveno cerca la rivincita nella prova in linea dei Campionati del Mondo di Ciclismo, dove a Kigali rimane il principale favorito su un percorso mozzafiato che sembra disegnato apposta per le sue grandi qualità. Dietro la faccia da bambino si nasconde un mostro di determinazione. "Lontano dalla bici sono solo un ragazzo normale. Ma in bici, mi trasformo - ammette il quattro volte vincitore del Tour de France che certo non ha gradito il sorpasso di Evenepoel nella cronometro di domenica scorsa - È difficile da digerire". E delle intenzioni di Pogacar per domani parla Il suo compagno di squadra Matej Mohoric che ha avvertito: "Sarà ancora più affamato e determinato a dimostrare di essere il miglior corridore del mondo". Una settimana dopo, Pogacar afferma che la sua forma è molto migliorata dopo un periodo di acclimatamento alle condizioni molto particolari di Kigali, dove altitudine, caldo, umidità e inquinamento si combinano per creare un cocktail che ha causato molti problemi. Per quanto riguarda il percorso, "va bene, grazie", dice lo sloveno, poiché il tracciato, molto impegnativo nella sua lunghezza (267 km) e nel suo dislivello (5.500 m), si adatta perfettamente a lui. Passando alla prova su strada femminile di oggi, vinta a sorpresa dalla canadese Magdeleine Vallieres, c'è delusione e tanta amarezza da parte dell'azzurra Elisa Longo Borghini che non si tira indietro dopo l'opportunità sprecata ai mondiali di Kigali, in Rwanda. L'italiana che ha chiuso con un magro quindicesimo posto si è sfogata subito dopo l'arrivo analizzando cosa non ha funzionato nella gestione della gara: ''È stata una gara molto strana - ha ribadito -, ringrazio le mie compagne di squadra perché loro hanno corso bene, quella che non ha corso bene sono stata io, l'abbiamo persa in maniera sciocca", riferendosi anche alle avversarie, che nel momento decisivo non sono riuscite a ricucire lo strappo con chi era in fuga. Grande rammarico, dunque, soprattutto per via di una condizione che sarebbe potuta tornare utile nelle ultime rampe: "Stavo bene, le corse si vincono spesso con la testa, è mancata un po' d'intelligenza. L'amarezza c'è, è tanta, le ragazze si sono spese molto per me. È stata un po' una figura del pagliaccio, ma ci rifaremo tra una settimana". (ANSA).

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