La fissazione di Trieste per il caffè, la Capo in b Championship

(ANSA) - TRIESTE, 07 DIC - Nella variegata e complessa legenda dei tipi di caffè che si possono ordinare in un qualunque bar di Trieste - ma solo in città - per chiedere un normale espresso bisogna domandare un "nero", mentre per avere un espresso macchiato servito in un bicchierino di vetro occorre chiedere un "capo in b". Tanto singolare questa abitudine che da dieci anni svolge la "Capo in B Championship", competizione per il miglior "capo in B" della città, organizzata in piazza Verdi nell'ambito del Trieste Coffee Festival. Il concorso è diventato una questione di prestigio, con tanti candidati. Quest'anno la vittoria se l'è aggiudicata la giovane barista Pamela Skalamera di "Home Sapore di Casa", battendo in finale Normann Stefani di "Pep's Cibo e Vino". La gara si è svolta in una delle casette del Mercatino del caffè, davanti a un pubblico accorso numeroso alla finale. In dieci minuti i due concorrenti hanno preparato quattro "capo in b", che i giurati hanno valutato nella parte tecnica e in quella sensoriale. Una fissazione quella del caffè per i triestini: domani (h.16), sempre in piazza Verdi, è indetta un'altra gara, aperta a tutti, per caffè da preparare con la tradizionale caffettiera: è la competizione "Moka Contest". Tanto fissati che ad organizzare il Trieste Coffee Festival sono, oltre all'Associazione caffè Trieste, Confcommercio e Freshmedia, anche il Comune di Trieste, la Camera di Commercio Venezia Giulia, Aries Venezia Giulia con il supporto di FIPE e Trieste Convention and Visitors Bureau. Nonché fior di sponsor del settore. (ANSA).
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