Inibitoria contro ex Ilva, il 9 ottobre nuova udienza

(ANSA) - TARANTO, 24 AGO - Il Tribunale di Milano ha rinviato al 9 ottobre prossimo l'udienza relativa all'azione inibitoria contro l'ex Ilva presentata da dieci aderenti all'associazione Genitori tarantini e da un bambino affetto da una rara mutazione genetica, sollecitando il deposito di documentazione che non risulta ancora fornita. In particolare, il Tribunale rileva che "il rilascio dell'Aia relativa allo stabilimento costituisce evento sopravvenuto che deve essere considerato ai fini della decisione da assumere in ordine alle domande proposte dalle parti" ma rileva che non sono agli atti (e ne chiede l'acquisizione) "né il parere istruttorio conclusivo (Pic) reso dalla Commissione istruttoria AIA-Ippc con nota dell'11 giugno 2025", né "il relativo piano di monitoraggio e controllo (Pmc) reso da Ispra con nota del 20 giugno 2025)". Tali elementi, spiega la sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale di Milano presieduta da Angelo Mambriani, "costituiscono le condizioni di autorizzazione dell'esercizio dell'attività dello stabilimento e, anche sul piano formale, costituiscono allegati al provvedimento di Aia". I genitori dell'Associazione, tramite gli avvocati Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, hanno chiesto, tra le altre cose, la "cessazione delle attività dell'area a caldo" dell'acciaieria. Il procedimento era ripreso l'ottobre dello scorso anno dopo che la Corte di giustizia europea, esprimendosi sui quesiti sollevati dallo stesso Tribunale di Milano, il 25 giugno del 2024 aveva stabilito che in presenza di "pericoli gravi per l'ambiente e la salute umana" l'attività dell'ex Ilva "deve essere sospesa". L'azione inibitoria è stata presentata contro Ilva spa in As, Acciaierie d'Italia Holding in As e Acciaierie d'Italia in As. Alle parti è stato assegnato il termine per il deposito di memorie e documenti sino al 30 settembre 2025. (ANSA).
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