Ingv, frattura a 2.980 metri alimenta flusso lavico sull'Etna

(ANSA) - CATANIA, 25 AGO - La bocca effusiva posta a quota 2.980 metri sull'Etna ha ripreso ad alimentare un flusso lavico che si propaga in direzione sud-ovest. Prosegue l'attività effusiva dalla bocca posta a 3.100 metri che alimenta un campo lavico in direzione sud-ovest, e dalla bocca a 3.200 metri sul fianco meridionale del Cratere di Sud-Est, che alimenta un campo lavico formato da più bracci diretti verso sud-ovest e sud. Continua l'attività stromboliana al cratere di Sud-Est, con ricaduta dei prodotti piroclastici al di fuori dell'orlo craterico. Si osservano inoltre, sempre al cratere di Sud-Est, sporadiche e deboli emissioni di cenere vulcanica, rapidamente disperse dai venti in quota. E' quanto emerge dai rilievi eseguiti dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania. Dal punto di vista sismico, dopo la fase di decremento segnalata nel precedente comunicato di aggiornamento, l'ampiezza media del tremore ha ripreso ad aumentare gradualmente dalle 23:30 circa di ieri, mantenendosi nell'intervallo dei valori elevati. Il centroide delle sorgenti del tremore rimane localizzato nell'area del Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 3.000 metri sul livello del mare. L'attività infrasonica, pur mantenendo un andamento discontinuo, mostra un moderato decremento dalle prime ore di oggi. Gli eventi, caratterizzati da ampiezza bassa e media, sono localizzati al Cratere di Sud-Est. I segnali di deformazione del suolo registrati dalle reti Gnss e clinometrica non mostrano attualmente variazioni significative. I dati dell'Ingv di Catania sono confermati anche da un sopralluogo eseguito da personale del corpo forestale regionale che ha seguito da Etna Sud il nuovo sentiero tracciato dalle guide alpine e vulcanologiche, nel pieno rispetto del limite della zona gialla a pericolosità permanente, che non deve essere superato. Il percorso è stato progettato per evitare il passaggio sotto il cratere di Sud-Est. Durante il sopralluogo è stato verificato che il flusso dei turisti escursionisti è avvenuto regolarmente, sempre sotto la supervisione delle guide autorizzate, e che sono state individuate e identificate tre persone che avevano raggiunto la zona della colata lavica senza l'ausilio delle guide, violando le disposizioni di sicurezza. (ANSA).
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