Il cardinale Becciu, 'Papa Leone XIV una scelta di pace'

'Grande emozione, ci conoscevamo: l'ho abbracciato con gioia'

(ANSA) - CAGLIARI, 10 MAG - Un abbraccio al Papa per condividere la gioia di tutti nonostante l'esclusione dal conclave. Il cardinale Angelo Becciu ha raccontato al quotidiano L'Unione Sarda le emozioni e le sensazioni provate prima in piazza San Pietro e subito dopo l'elezione di Leone XIV. "Non mi aspettavo che l'annuncio arrivasse a quell'ora. Stavo per lasciare la piazza e, invece, c'è stata la fumata bianca. Così sono corso nella Cappella Sistina - ricorda nell'intervista - per rendere omaggio al nuovo Papa. È stato un momento molto emozionante - confessa il porporato sardo di Pattada - L'ho abbracciato, mi sono unito alla gioia di tutti". Per Becciu una sorpresa. Ma lui e Francis Robert Prevost si conoscevano bene: "Lo conosco bene da quando è arrivato a Roma - spiega - Una volta ci siamo incontrati per caso in piazza San Pietro. Fu lui ad avvicinarsi per dirmi: 'noi ci conosciamo. Si ricorda quando, in qualità di Superiore generale degli agostiniani, sono venuto a Cuba nella Nunziatura apostolica che lei guidava, per visitare i padri agostiniani a L'Avana?' Poi l'ho incontrato altre volte per il suo ruolo all'interno della Curia". Le prime parole sulla pace? "Mi pare abbia indovinato il messaggio. Siamo in un periodo difficile. Anche i cardinali nelle Congregazioni generali hanno sentito la necessità di indirizzare un appello al mondo e soprattutto ai responsabili dei governi per fare il possibile affinché la pace ritorni in quei paesi in cui dilagano i conflitti e per scongiurare la minaccia terribile di una guerra mondiale. Il Papa si è fatto subito interprete di questa richiesta". Qualche riflessione sulla sua vicenda giudiziaria? "Non nego la sofferenza, ma questo soffrire, per me prete e cardinale, voglio offrirlo a Dio per il bene della Chiesa. Le nostre sofferenze sono momenti difficili, ma nella prospettiva della Chiesa diventano piccole cose che hanno valore perché poi ottengono la grazia di Dio". Niente conclave: "Non ho partecipato, ma mi sono sentito quasi un piccolo Mosè che eleva le mani al cielo perché Dio possa inviare lo Spirito Santo per illuminare i cardinali. È stata un'esperienza speciale". Da Becciu un ultimo appello: "Riprendiamo il cammino con serenità, con forza, entusiasmo. Crediamo nella Chiesa, cerchiamo di dare la nostra vita per la Chiesa e di essere testimoni autentici della nostra fede". (ANSA).

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso