Cgil Genova, 'se Flotilla verrà fermata sarà sciopero generale'

400 in presidio sotto la prefettura, consegnata missiva

(ANSA) - GENOVA, 06 SET - "Se la missione della Global Sumud Flotilla, che è una missione umanitaria di pace verrà fermata e se ci saranno conseguenze per gli equipaggi la Cgil è pronta a dichiarare lo sciopero generale cittadino perché a Genova 40mila persone sono scese in piazza per accompagnare quella missione e non meno di 100mila persone si sono impegnata portando il loro sacchetto della spesa affinché quegli aiuti arrivassero a chi ne ha bisogno". Così il segretario della Camera del lavoro di Genova Igor Magni a margine della manifestazione indetta dalla Cgil in sostegno del popolo palestinese e della missione della Global Sumud Flottilla. In piazza 400 persone appartenenti al sindacato e alle numerose associazioni che hanno aderito al presidio davanti alla prefettura di Genova. Una missiva indirizzata alla presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri è stata consegnata poi alla Prefettura "La Camera del Lavoro ha partecipato alla raccolta e alla manifestazione e chiede che la missione umanitaria raggiunga il suo obiettivo - si legge in una nota della segreteria Camera del Lavoro Metropolitana di Genova- il Governo italiano deve schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale e deve garantire l'incolumità degli equipaggi della Global Sumud Flotilla. La Cgil continua la mobilitazione contro la barbarie che sta vivendo il popolo palestinese e, se ci sarà un'azione per impedire la riuscita della missione di pace con conseguenze sugli equipaggi, la Camera del Lavoro di Genova è pronta ad intensificare la protesta fino alla proclamazione dello Sciopero Generale cittadino". Alla mobilitazione genovese di oggi hanno dato la propria adesione tra gli altri l'Anpi Genova, Giuristi Democratici, Music for Peace, Legambiente Liguria, Libera Genova e Liguria, Acli Liguria, Arci, Rete Studenti Medi Liguria e Genova, Sinistra Universitaria Udu Genova. "Quella in atto nella Striscia di Gaza è una delle più gravi negazioni del diritto internazionale perpetrato ai danni della popolazione palestinese - prosegue la nota -. La Cgil chiede l'immediato cessate il fuoco, l'interruzione della consegna di armi, l'ingresso illimitato degli aiuti umanitari, il rilascio di tutti gli ostaggi e i prigionieri politici, la fine dell'occupazione, il riconoscimento dello Stato di Palestina e, richiamandosi anche all'iniziativa della Ces e delle federazioni europee di categoria, che la Commissione europea sospenda l'Accordo di associazione Ue-Israele e l'interruzione di ogni commercio di beni prodotti negli insediamenti illegali". (ANSA).

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