A Trieste Olimpiade dele Clanfe, tuffi folli e travestimenti

(ANSA) - TRIESTE, 26 LUG - La clanfa in triestino non è solo un tuffo, è quel tipico salto in acqua "a cofanetto", con le gambe al petto il cui scopo è schizzare quanta più acqua è possibile. A questa caratteristica si è aggiunto il travestimento, il costume, per c'è chi si tuffa vestito da torta, chi da gigantesco suino, chi con vistose parrucche, sempre in modo goffo: è l'Olimpiade dele Clanfe, la gara goliardica aperta a tutte le fasce anagrafiche, giunta alla diciottesima edizione, svoltasi questo pomeriggio. Il concorso è stato, come sempre, affollato: centinaia di persone sono accorse anche da fuori città e da oltreconfine allo stabilimento Ausonia attirate dalla fantasia dei ben 170 concorrenti che si sono iscritti per questa edizione. E per dare un'idea di quanto sia sentita in città l'Olimpiade, anni fa vi partecipò anche l'allora sindaco Roberto Cosolini, un omone alto quasi due metri e ben in carne da sollevare forti schizzi. Vince la competizione chi raggiunge il punteggio più alto presentandosi con il costume o il travestimento più originale associato alla spettacolarità del gesto atletico. Non è mancato tra i partecipanti Claudio Sterpin, habitué dell'evento, noto a livello nazionale per essere stato "l'amico" di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio. A valutare i tuffi è una giuria inflessibile che ammette sia salti in acqua singoli sia in squadra o in gruppetti. L'organizzazione è curata da un gruppo di volontari della associazione Spiz. (ANSA).
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