17enne ucciso, autopsia 'fendente al cuore fu mortale'

Depositata relazione medico legale. Branco lo 'punì' per sbaglio

(ANSA) - FIRENZE, 07 MAG - E' stata fatale una coltellata al cuore per Maati Moubakir il 17enne che per un errore di persona fu inseguito da un branco di giovani dopo la discoteca e colpito con cinque fendenti la notte del 29 dicembre 2024 a Campi Bisenzio (Firenze). E' quanto emerge dai risultati dell'autopsia. La relazione è stata depositata in procura a Firenze. Quella notte il ragazzo fu picchiato e accoltellato: due coltellate raggiunsero la zona lombare, una la fronte e, alla fine, due il torace. Furono usati due coltelli diversi. Le ferite al torace, secondo il medico legale, sono state inferte al ragazzo quando ormai già sanguinante era sul bus, dove sperava di trovare rifugio. "Entrambe ferite gravi in quanto hanno raggiunto il cuore", scrive la relazione, e la seconda è risultata mortale. Il decesso per "arresto cardiorespiratorio in choc emorragico" si è "verificato entro pochi minuti dal termine dell'aggressione". Sei sono gli indagati sottoposti a misura cautelare in carcere per la morte di Maati Moubakir. Oltre al campano Diego Voza, 18 anni, il fiorentino Denis Alexander Effa Ekani, 22 anni, il pratese Denis Mehmeti, 20 anni, il fiorentino Ismail Arouii, 20 anni, Francesco Pratesi, 18anni anche lui fiorentino. Un altro giovane era stato denunciato a piede libero. Per tutti l'accusa è concorso in omicidio volontario aggravato dall'aver agito per futili motivi, con crudeltà, per la particolare efferatezza dell'azione criminosa. Quella sera, Maati, che abitava a Certaldo, dalla parte opposta della provincia di Firenze, era in discoteca a Campi Bisenzio con alcuni amici. Due ragazze avrebbero indicato un giovane che era al fianco del 17enne, accusandolo di aver rubato, sei mesi prima, una sigaretta elettronica. Il giovane avrebbe reagito sputando verso le accusatrici. Le ragazze avrebbero chiamato a raccolta gli amici fuori dalla discoteca per segnalare il presunto ladro, che le avrebbe pure offese. Poi sarebbe partito l'inseguimento ai danni di Maati, ma lui era la persona sbagliata della 'punizione'. Il 17enne fu inseguito e aggredito fino al bus dal branco. Preziosi per la ricostruzione sono stati i video delle telecamere e i racconti di testimoni. Nei tempi successivi un testimone avrebbe subito minacce e sarà ascoltato nuovamente nella forma dell'incidente probatorio nei prossimi giorni. (ANSA).

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso