Ztl, Put, Strada Ovest e area ospedale I nodi del traffico allo studio dei tecnici

Non è solo l’ennesima indagine sulla mobilità. Il bando pubblicato due giorni fa dal Comune sottende il progetto di completa revisione della mobilità cittadina. Segno che 18 anni dopo l’avvio del Put, e nel pieno di decisioni chiave come il prosieguo del Terraglio Est o della tangenziale, Ca’ Sugana vuole vederci chiaro. Stante la pressione del traffico su Treviso ed una situazione già “compromessa”, è fondamentale non “toppare” gli investimenti infrastrutturali del futuro.
le criticità di Put, ztl & co.
Ca’ Sugana dà già un primo elenco dei nodi del traffico da sciogliere. Sei punti sui quali quasi quotidianamente si ingolfa la mobilità cittadina: la viabilità della zona ospedale; il riassetto della circolazione all’interno dei quartieri; viale della Repubblica; l’assetto degli accessi della circonvallazione esterna alle Mura e la sua viabilità alternativa (in altre parole tutto il sistema comunemente definito “Put”); viale Brigata Marche; Ztl nel centro storico e aree pedonali, su cui l’amministrazione dimostra di non avere le idee chiarissime, o viceversa di averle, ma di preferire sentire l’opinione dei tecnici. Sulle sei criticità il Comune chiede di «approfondire le tematiche, con proposte alternative corredate da valutazioni sulla funzionalità e sulla fattibilità tecnica ed economico-finanziaria». Come a dire, non vanno bene, vanno cambiate, diteci come. Una svolta netta col passato, e l’ammissione di disponibilità a rimettere mano a tutto, Put compreso.
«rivoluzione di metodo»
A spiegare l’operazione è l’assessore alla mobilità Andrea De Checchi: «È una rivoluzione di metodo, oltre che potenzialmente nel merito. Il nuovo piano avrà respiro decennale e permetterà di risolvere problemi particolari in ottica superiore. Ecco perchè chiediamo uno studio così ampio e approfondito».
la revisione totale
Siamo di fatto all’anno zero della mobilità cittadina, anche a livello di infrastrutture, tutto può essere messo in discussione. Anche per questo Ca’ Sugana chiede infatti ai progettisti di mettersi a disposizione per rivedere tutto il sistema informatico attraverso il quale il Comune ha deciso gli interventi sulla viabilità fino ad oggi.
bus, Cicli, pedoni
Come se non bastasse ai progettisti il Comune chiede un altro ampio sforzo di studio per rivedere e migliorare linee e flussi dei bus, piste ciclabili, percorsi sicuri pedonali... Un’analisi a tutto tondo, dunque, che tenga in considerazione lo stato di fatto, ma anche le necessità degli utenti (dei bus) e di una mobilità leggera utile a salvaguardare l’ambiente, garantendo sicurezza stradale.—
Federico de Wolanski
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