Wojtyla beato: organizza un prete trevigiano

Monsignor Liberio Andreatta a capo della macchina per la tre giorni di celebrazioni
Monsignor Andreatta, vicepresidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi
Monsignor Andreatta, vicepresidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi
 
Per uno degli uomini più navigati del turismo religioso dev'essere un gioco da ragazzi. Ma comunque la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II è un evento destinato a muovere alcune centinaia di migliaia di pellegrini da tutto il mondo.
 A capo dell'organizzazione della tre giorni che bloccherà Roma c'è un sacerdote trevigiano, monsignor Liberio Andreatta, 69 anni, vicepresidente e manager dell'Opera romana pellegrinaggi. L'uomo del turismo vaticano. Nella corte di Palazzo Maffei Marescotti, in via della Pigna, ieri mattina giornalisti da tutto il mondo hanno partecipato alla presentazione dell'evento su Papa Wojtyla. Sulle cui cifre c'è per adesso ancora un balletto: le stime prudenziali parlano di 300 mila persone, quelle più ottimistiche di due milioni di persone concentrate il 30 aprile, il 1º e il 2 maggio.  Ma per la prima volta nei grandi eventi del Vaticano l'organizzazione non peserà nemmeno per un euro sulle casse dello Stato: «E' una scelta che abbiamo voluto fare per dare un segno di partecipazione alla crisi economica che affligge il nostro paese - spiega monsignor Andreatta - Anzi, con parte del ricavato contribuiremo alla realizzazione di una mensa dei poveri alla stazione Termini di Roma». Il business è comunque da capogiro: i costi per l'organizzazione sono stimati in tre milioni di euro, ma i pellegrini lasceranno a Roma una cifra vicina a dieci volte tanto tra spese di viaggio, pernottamenti, vitto e oggettistica. Per seguire l'evento, Andreatta sta organizzando l'afflusso, la permanenza, il deflusso dei pellegrini: dai maxi schermi nelle chiese all'emissione del francobollo commemorativo, dalla diretta in mondovisione ai collegamenti con cinque santuari di tutto il mondo. Fino alla pulizia di strade e piazze, tutto a carico dell'organizzazione e non dello Stato italiano. La data del 1º maggio è stata scelta perchè festa dedicata alla Divina Misericordia, ma padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell'Opera, ha parlato anche della concomitanza con la festa dei lavoratori: «Papa Wojtyla è stato anche il primo Papa-operaio della storia avendo lavorato in fabbrica in gioventù».  Nato ai piedi del Grappa, a Fietta di Paderno, casa a Crespano, monsignor Liberio Andreatta, oltre che vicepresidente dell'Opera romana pellegrinaggi, è protonotario apostolico della Basilica di San Giovanni in Laterano.

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