Webcam in classe per aiutare la studentessa malata

La bella scuola: telecamere in aula e nei laboratori del liceo artistico per consentire all’alunna di seguire le lezioni da casa o dall’ospedale 

la storia

L’intero liceo si mobilita, attingendo persino all’uso delle nuove tecnologie come la webcam in classe - la telecamera digitale collegata a un computer che via Internet permette di trasmettere immagini delle lezioni in corso - pur di garantire il diritto allo studio e la frequenza “a distanza” a una studentessa costretta da una seria patologia a non frequentare.

A fare scuola di solidarietà e di buone pratiche è il liceo artistico di Treviso. Che ha voluto tendere una mano a una sua liceale costretta a rimanere a casa da scuola nella necessità di sottoporsi a urgenti cure per combattere una malattia, facendo leva sull’opportunità dell’istruzione domiciliare prevista dal Miur.

Nella classe dell’alunna e ha così trovato posto da qualche settimana una webcam via Internet. Per permetterle di seguire le lezioni della classe da casa. Al pari del resto di tutti i suoi compagni. Rimedio 3.0 comunque già presente in alcune aule del liceo per andare incontro anche alle necessità degli studenti lavoratori del corso serale qualora impossibilitati, per motivi di lavoro, a frequentare le lezioni di sera.

Webcam però che può essere pure messa all’opera, come ha spiegato la vice preside del liceo, la professoressa Anna Maria Beltramin, a pieno titolo anche come opportunità di istruzione domiciliare: «Per andare incontro ai bisogni dei nostri allievi in difficoltà e assicurare loro il successo formativo».

Eppure la stretta di mano del liceo artistico a fianco della studentessa che sta combattendo la sua delicata battaglia contro la malattia non si è fermata ai puri rimedi della nuda e cruda tecnologia web. Tant’è che tutti i docenti dell’alunna si sono resi disponibili, in caso di particolari necessità didattiche valutate dall’intero consiglio di classe, a far lezione anche in casa.

La possibilità di attivare l’istruzione domiciliare prevista dal Miur era già stata messa in conto nel Piano dell’offerta formativa del liceo: «Il progetto di istruzione domiciliare comprende eventuali interventi anche domiciliari da parte dei docenti del consiglio di classe. E attività didattiche che utilizzando differenti tecnologie, consentano allo studente un contatto continuo e collaborativo con la propria classe e lo mettano nelle condizioni di poter raggiugere gli obiettivi disciplinari», si legge nel testo del progetto di istruzione domiciliare del liceo.

Ad esser garantito è sempre e comunque il diritto allo studio degli studenti.

Sia che siano ricoverati in ospedale sia impossibilitati a frequentare la scuola per gravi motivi di salute, per un periodo, anche non continuativo, della durata di almeno 30 giorni. —

Alessandra Vendrame

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