Volpe avvelenata, è allarme bocconi

VOLPAGO. Volpe avvelenata trovata morta a Venegazzù. Ed è allarme bocconi letali. Domenica il proprietario di un terreno sulla presa quindici del Montello ha trovato la carcassa della bestiola,...

VOLPAGO. Volpe avvelenata trovata morta a Venegazzù. Ed è allarme bocconi letali. Domenica il proprietario di un terreno sulla presa quindici del Montello ha trovato la carcassa della bestiola, senza tracce di ferite e con bava alla bocca.

Secondo i suoi vicini si trovava lì, già morta, almeno da sabato. Per dei cacciatori da lui interpellati si tratterebbe di un caso d’avvelenamento. Sabato quattro cani da caccia impegnati in una battuta, tra Musano e Padernello, in Comune di Trevignano, hanno fiutato e mangiato dei bocconi avvelenati morendo rapidamente. Gli appassionati di attività venatria hanno allertato l’Usl e il presidente dell’ambito di caccia. Dalle ricerche nel terreno di Trevignano è stato rinvenuto uno di questi bocconi letali fatti apposta per uccidere le bestiole. Sono veleni ti tipo nuovo in grado di uccidere gli animali in pochi minuti.

La carcassa della volpe è stata sepolta per evitarne la decomposizione, ma pur senza accertamenti veterinari la causa della sua morte fa avanzare il sospetto della presenza di avvelenatori anche a Volpago.

I cani uccisi a Trevignano e i loro padroni andavano a caccia di lepri di cui sono ghiotte anche le volpi.

Secondo la Lega Anti Vivisezione l’uso dei bocconi avvelenati, proibito dal 1977, è nato per uccidere proprio gli animali predatori accusati di “rubare” la selvaggina agli amanti dell’arte venatoria. Per prevenire e contrastare il fenomeno il ministero della Salute ha prorogato di un anno l’ordinanza di divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati del 10 Febbraio 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 Marzo 2012 la cui efficacia era di 24 mesi. La proroga è in vigore dal 3 marzo 2014.

Gino Zangrando

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