Voli troppo bassi, scatta l’esposto

Scatta l’esposto contro i voli aerei che atterrano al «Canova» troppo bassi rispetto ai centri abitati. L’atto è stato depositato alla Procura di Treviso dieci giorni fa da un privato cittadino, Valdo Tamantini, di Preganziol, che di esperienza in materia di voli aerei ne ha accumulata parecchia nel corso della sua vita: per 40 anni infatti è stato controllore di volo di torre di controllo e di radar di avvicinamento (10 anni a Treviso e 30 a Venezia). Dettagliatissimo quindi il testo dell’esposto. Tamantini racconta come il 7 aprile un aereo passeggeri, atterrato a Treviso alle 14.05, abbia a suo parere volato al di sotto della quota di sicurezza di mille piedi (circa 330 metri sopra i centri abitati) nel tratto a sud dell’aeroporto. Ossia il tratto «sottovento», utilizzato dai piloti per evitare le correnti d’aria che potrebbero causare problemi in volo. Il velivolo avrebbe così sorvolato a bassa quota i centri abitati (e piuttosto popolosi) di Settecomuni, San Trovaso e Frescada per quanto riguarda le frazioni di Preganziol, e Dosson per il Comune di Casier. «Il sottoscritto, che ha 40 di esperienza come controllore di volo e che è in grado di capire abbastanza bene il valore delle altezze nel tratto sottovento, al momento del citato sorvolo a bassa quota si trovava nel giardino di casa a San Trovaso con la propria moglie e si è molto allarmato, come gli altri famigliari, nel veder volare a bassa quota sopra la testa l’aereo, specie se comparato alle quote di altri voli che nello stesso tratto sottovento, solitamente, volano abbastanza più alti», scrive Tamantini. Nel corso della giornata altri due aerei, riferisce l’uomo, hanno volato a bassa quota. Così decide di telefonare alla torre di controllo di Treviso, scoprendo che anche altri cittadini avevano segnalato, preoccupati, voli aerei troppo vicini ai tetti delle case quello stesso giorno. Ma la storia non finisce qui. Anche ieri Tamantini ha dovuto fare i conti con lo stesso problema. «Alle ore 14 e alle 14.15 ci sono stati altri due passaggi a bassa quota sopra gli stessi centri abitati della volta scorsa», racconta, «mia nipote di sei anni ha avuto paura. Per protesta ho telefonato alla torre di controllo di Treviso e per due volte mi è stato chiuso il telefono in faccia». Tamantini ha quindi telefonato ai carabinieri dell’aeroporto di Istrana per i controlli sulle quote e infine ha contattato anche il magistrato di turno a Treviso Massimo De Bortoli, chiedendo anche a lui di attivarsi per vederci chiaro. «Prima o poi», conclude Tamantini, «si rischia l’incidente aereo». (l.c.)
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