Vodafone non paga, il sindaco la sfratta

Ponzano, si chiude il contenzioso con il colosso della telefonia che doveva 14 mila euro all’anno

PONZANO. Non ha pagato l’affitto, così è stata sfrattata. Ma non è la consueta storia di abitazioni e crisi economica: il protagonista principale è infatti una multinazionale come la Vodafone. Cacciata per il mancato pagamento dell’affittodi un’area pubblica vicina agli impianti sportivi di Ponzano per piazzarvi la sua antenna. Si conclude così un braccio di ferro tra il municipio e il colosso della telefonia mobile durato cinque anni. L’ex Omnitel aveva siglato un contratto di affitto Per un canone di 14mila euro più iva all'anno. Ma poco dopo la stessa Vodafone ha cercato di fare marcia indietro, per vedersi riconosciuto uno “sconto” sulla cifra, fino a proporre un canone annuo di 516 euro. Peccato che a Villa Cicogna nessuno fosse d’accordo: dopo analoghe richieste di revisione degli importi, gli affitti di aree di Ponzano concordati con gli altri operatori della telefonia mobile sono stati fissati attorno ai 10mila euro all'anno. Venti volte quanto proposto da Vodafone. Che però, visto il diniego, ha snobbato il Comune, non pagando più nulla, nemmeno il previsto affitto da 14mila euro all'anno. Dal municipio hanno cercato più volte di stringere nuovi contatti, ma tutto è andato a vuoto. Da qui la decisione della giunta di riscuotere la fideiussione da 14mila euro per l'occupazione del suolo pubblico. Soldi che sono già stati incassati dal Comune. E adesso è partita la lettera di disdetta del contratto per inadempienza di Vodafone. In soldoni: l'avviso di sfratto dall'area pubblica. Poi si valuterà se affidare l’area ad altre società.

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