Villorba, tra Breda e Pd finisce in baruffa

VILLORBA
Tra Pd e Ivano Breda è finita in litigio. Perchè aldilà del tentativo di smorzare i toni, a Breda non è piaciuto il “sospetto” di inciucio lanciato velatamente dalla dichiarazione di Carraro durante il consiglio; e al Pd non è andata giù che la nomina di consigliere delegato sia andata a Breda. «Credo che tutto ciò sia successo solo perché sono stato nominato io - spiega il consigliere ora de La Nostra Villorba - se fosse stata chiamata in causa Manuela Borghetto sono convinto che il Pd avrebbe reagito in modo diverso. Credo che per anni ci siamo lamentati e abbiamo attaccato Livana Scattolon in quanto esautorava i consiglieri del loro ruolo. Ora che ci è stata data un’occasione non capisco perché avremmo dovuto rifiutarla. Ancor più che tutto il Partito Democratico aveva, con convinzione, votato a favore della modifica allo statuto per la nomina dei consiglieri delegati. Non si preoccupino, io continuerò a fare un’opposizione rispettosa, ma ferma». Nella dichiarazione in Consiglio Mario Carraro del Pd ha invece chiarito che la nomina veniva accettata con riserva perché il gruppo vuole «mantenere il ruolo di opposizione». Sandra Milani prova a gettare acqua sul fuoco: «E’ stata una scelta autonoma di Brada. Abbiamo solo voluto essere prudenti, e prima di accettare su tutto il fronte la decisione del sindaco aspettare di vedere l’evolversi dell’incarico». Nelle prossime settimane Marco Serena provvederà ad altre due nomine, probabile che una di esse tocchi ancora all’opposizione.(fed.cip.)
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