Villorba, boom di evasori Imu: 1200 avvisi

VILLORBA. Sarà l’incertezza della tassa, sarà per le difficoltà economiche, e sarà anche per un software che scopre tutti i “furbi” in tempo reale, ma Villorba nella Marca detiene un record a cui avrebbe preferito rinunciare. Gli uffici hanno assistito ad un vero e proprio boom di evasori dell’Imu. Solo nel 2013 dal municipio sono partiti 1.260 avvisi di accertamento. In molti di questi casi, rateizzando, e aprendo spiragli sui tempi, l’Imu è stata pagata. Ma il dato non ha pari, solo al termine della procedura sarà possibile sapere quello che effettivamente è stato incassato. «Quello che preoccupa è che sta aumentando la percentuale delle aziende che non paga», spiega il sindaco Marco Serena, «con i privati alla fine si riesce quasi sempre a ottenere il pagamento dell’imposta. Nonostante tutta la pubblicità che abbiamo fatto, in molti forse pensavano di farla franca». Negli ultimi anni infatti, il Comune ha fatto un lavoro di miglioramento della banca dati su immobili e proprietà, voluta, va detto, dall’ex assessore Cristiano Belliato. Questo nuovo sistema che incrocia dati catastali a cartografie e dati in possesso del Comune consente di sapere a nove giorni dalla scadenza chi non ha pagato, chi lo ha fatto, e chi ha sbagliato la cifra. «Il sistema di controllo molto preciso ha inciso sul boom degli avvisi di accertamento, ma non è la sola causa», prosegue Serena, «sono numeri che anni fa non avremmo visto». I 1.260 avvisi inviati nel corso dell’ultimo anno riguardano le evasioni, o gli errori nei versamenti anche degli anni scorsi. Complessivamente valgono 743.273 euro, di questi 375mila di Imu e 368mila di Ici, quindi risalenti ad almeno due anni fa. Tra interessi, sanzioni, e avvisi annullati perché sbagliati, la cifra è calata leggermente. Al netto si tratta di 719mila euro. Per quanto riguarda l’Imu, in pochi nel 2013 hanno pagato prima della scadenza. Dal municipio infatti sono stati costretti ad inviare ben 826 solleciti. Di questi in 135 si sono presentati spontaneamente in municipio per mettersi in regola, mentre per tutti gli altri è partito l’avviso di accertamento. Sono la gran parte di quei 1.260 scoperti nel corso dell’anno, e che, se pagheranno tutti, porteranno nelle casse del Comune 375 mila euro. Per quanto riguarda le aziende, in tre sono fallite avendo debiti nei confronti del Comune. Si tratta di poca cosa, 3.429 euro che potranno essere recuperati solo attraverso la procedura fallimentare, sempre che risulti fruttuosa. Il Comune di Villorba inoltre sta continuando ogni 60 giorni ad inviare i solleciti a chi non ha ancora pagato, e in 67 casi ha già incaricato la Abaco srl di procedere alla riscossione coattiva, cioè al pignoramento.
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