Ville patrizie (quasi) in saldo un patrimonio di 20 milioni
MOGLIANO
I ricchi moglianesi a caccia di liquidità: ville e tenute in vendita per oltre 20 milioni di euro. Da secoli con la loro bellezza maestosa, immutabile ed elegante ingentiliscono il Terraglio: possono apparire eterne, a cambiare nel tempo sono soprattutto i loro proprietari. Le ville di Mogliano accumulano queste vicende nella loro toponomastica, con nomi che quasi sempre vanno a ripercorrere la storia dei patrizi e delle ricche famiglie le hanno possedute. Villa Lin, Papadopoli, Bianchi, De Kunkler, ad esempio, è in vendita ormai dal 2018, dopo il fallimento di un ambizioso progetto del gruppo Duvetica che l’acquisì nel 2014 per trasformarla in sede di rappresentanza. Stimata all’epoca attorno ai 3 milioni di euro, il suo valore, secondo i rumors, sarebbe nel frattempo sceso a quota 2,2 milioni.
Non è l’unica attualmente sul mercato. Forse anche per effetto di una latente crisi di liquidità, sembra arrivato davvero il momento di un nuovo giro di valzer. Si è aggiunta, in particolare, Villa Veronese-Maccatrozzo, situata sul lato est della Napoleonica, tra Marocco e Mogliano. Il suo valore è stimato in 3,5 milioni di euro. Fu commissionata dai Pisani e poi passò più volte di mano: ai Siri, ai Pancera, ai Cipollato, ai Bardini, ai Veronese e infine ai Maccatrozzo. Il “capofamiglia” è l’imprenditore Erminio Flavio Maccatrozzo, attivo con l’immobiliare Luigina, nota alle cronache soprattutto per aver realizzato una decina di anni fa, lungo la Noalese, vicino all’areoporto Canova di Treviso, un complesso polifunzionale di 30 mila metri quadrati, con annessa area parcheggio. A piazzare sul mercato la settecentesca villa di famiglia (tre unità abitative: il corpo principale da 1450 mq e due adiacenze dal 300 e 250 mq) sarà la Veniceagency.com, agenzia del figlio Massimo, che è anche presidente dell’associazione Agata (mercato immobiliare).
Poco più a nord è finita tra gli annunci anche un’altra suggestiva proprietà: quella storicamente legata alla famiglia Brusutti. Pure in questo caso l’ultimo inquilino, Marco Eugenio Brusutti, ex volto televisivo e attuale executive manager dell’omonima azienda di famiglia e consigliere regionale Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori), è parte di un’importante dinastia imprenditoriale. La villa al civico 67, sempre lungo il Terraglio, tre corpi di fabbrica, parco secolare di circa 16,000 mq con chiesetta storica e piscina di 128 mq, è sul mercato con un valore che arriva a quota 1 milione e 300 mila euro. C’è poi la “celebre” lussuosa dimora dell’ex segretaria del presidente del Veneto, Giancarlo Galan, Claudia Minutillo: due anni fa era data in vendita per 2,5milioni di euro, ora l’edificio di 455 mq (con giardino di 550 mq) che si trova lungo le sponde del Dese dietro a Villa Volpi, viene quotata a 1milione e 800 mila euro.
Ad una fascia prezzo inferiore, tra i 600 e i 700 mila, si possono acquistare, anche un villino novecentesco anni ‘30 con 6000 mq di parco su tre piani a Marocco, un bel rustico rosa di 700 mq immerso nel verde. Per chi può permettersi investimenti ancora maggiori: tornando verso via Bianchi, oltre alla villa che fu del Barone, è in vendita per 12 milioni di euro l’intera tenuta vitivinicola: 400 mila mq, 800 mq di cantina; 260 mq di barriques; 770 mq di uffici; 106 mq di enoteca. Le ville storiche della Napoleonica attendono che i loro nomi cambino ancora una volta e si spera che mantenagno intatte il loro fascino. —
matteo marcon
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