Villa Canello, il sogno del Prosecco

Per la vendita si punta al mondo delle bollicine. Zaninotto: «Vittima di una truffa»

CONEGLIANO. Si pensa al prosecco per dare un futuro a Villa Canello, storico immobile Settecentesco finito all’asta per 3 milioni di euro dopo il fallimento della “Platinum immobiliare” che l’aveva comprato nel 2007 con quasi 8 milioni. Enti, cantine e consorzi potrebbero essere clienti potenziali del bando lanciato al curatore fallimentare che deve ripianare il debito aperto con le banche dalla Platinum. La società, coneglianese, aveva acquistato l’edificio da Giovanni Zaninotto, imprenditore del vino che suo malgrado venne coinvolto in una operazione della Guardia di Finanza per una truffa nel settore vitivinicolo che lo vide prima indagatol, poi vittima capace di aiutare gli inquirenti nella soluzione del caso. Pare siano stati proprio i danni di questa truffa a portare Zaninotto alla vendita del bene. «Gli ha cagionato effettivamente danni aziendali enormi» spiega il suo legale, danni che ne hanno minato l’attività «che ha faticosamente riavviato ora riprendendosi da tali lontani eventi gravemente negativi». La Platinum sognava l’affare, sognava di piazzare l’immobile nel mercato straniero anche grazie all’attività di restauro effettuata da Zaninotto all’interno dell’immobile, un intervento finanziato per un terzo circa da fondi di Stato. Ma le ambizioni sono naufragate e della villa, l’unica parte utilizzata è stata la vigna coltivata a Prosecco ed affittata a Vigne Matte per tre anni, ma solo su intervento del liquidatore della società.

Ora il futuro dell’antico palazzo e del milione di euro investito dallo Stato perchè fosse fruibile al pubblico, saranno decisi a fine marzo quando scadrà l’asta per la vendita nella speranza che tornino gli stranieri, o meglio ancora si facciano avanti i grandi gruppi del prosecco. C’è chi dice: «sarebbe una sede di rappresentanza ideale per il mondo delle bollicine». La villa comprende anche una ampia sala degustazione. (f.d.w.)

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