«Via Venier, serve la terza corsia sul ponte»

TREVISO. «La giunta tira fuori come nuove idee vecchie. Magari si traducessero in realtà: ma poi commette un errore madornale: a cosa serve allargare il sottopasso di via Veneri, se non si crea una terza corsia sul ponte Garibaldi riservata esclusivamente a chi arriva dalla chiesa Votiva»?
Roberto Rasera, referente dell’associazione Salvaguardia ambiente Treviso e Casier, torna alla carica dopo aver letto le idee della giunta Conte, annunciate dal vicesindaco Andrea De Checchi, che ha delega alla mobilità per la soluzione dei problemi di traffico nel quadrante dell’ospedale, in vista della realizzazione della cittadella sanitaria.
«Inutile che ci giriamo attorno», insiste Rasera, «la premessa è che l’ospedale sorge in un triangolo fra Terraglio, Sile, e tangenziale, e non ha altri sbocchi che quelli di via Veniero della tangenziale. Adesso si pensa di risolvere i problemi completando il Terraglio Est? Con centinaia e centinaia di posti auto in più a ridosso della cittadella sanitaria? Lo capisce anche un bambino che se porto più auto in una zona già intasata il traffico può solo aumentare, fino a ingorgare tutto. E poi scusateci tanto, ma che logica è quella di portare più smog e inquinamento proprio nella nella zona dell’ospedale?»
L’associazione ambientalista, che non recede di un passo dal suo no al completamento del Terraglio est, si rivolge espressamente alla giunta Conte: «È quantomeno sorprendente che un’amministrazione si accorga solo ora di problemi che in tanti, non solo noi, abbiamo sollevato da anni», prosegue Rasera, «Un altro esempio è la passerelle sul Sile, idea che avevamo lanciato quasi 6 anni fa, ci hanno sempre detto “bella, ma non ci sono soldi”. Fosse la volta buona. A noi sta bene che si tiri fuori, ma la vera soluzione dei problemi di traffico passa per togliere auto dalla zona dell’ospedale, ragionando su piste ciclabili, mobilità non impattante, alternativa, eventuali i park distanti e non vicini all’ospedale, Servono spazi “scambiatori”, più distanti, in un’ottica di razionalità. E bello che questa giunta apri di passerelle e di ciclopolitana, salvo poi scoprire che S.Antonino è tagliata fuori».
Infine, non in coda, la questione del sottopasso: «Si può allargare quanto si vuole il sottopasso di via Venier, certo potranno avere la corsia preferenziale le ambulanze, ma poi, se resta il collo di bottiglia al l’incrocio con il Put, che senso ha?», conclude Rasera, «Serve solo ed esclusivamente se si studia la fattibilità di una terza corsia sul ponte, che faccia defluire senza interruzione le auto che arrivano dalla via Venier e da S.Antonino: è l’unica soluzione per fluidificare quella confluenza, che nelle ore di punta già ora è un girone infernale, con le auto ingorgate in tutto il quadrante della Votiva». —
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